A Torino il Milan domina a tratti, crea, spreca e torna a casa con un pareggio che brucia. Finisce 0-0 il big match contro la Juventus, ma il verdetto tecnico racconta una storia diversa: quella di una squadra che gioca meglio eppure non sa chiudere i conti. A illuminare la serata è Luka Modric, geniale nel leggere e cucire ogni azione, mentre Christian Pulisic si prende la copertina per il motivo opposto — quel rigore calciato alle stelle che toglie ai rossoneri due punti pesanti e forse un po’ di fiducia.
Le pagelle rossonere
Maignan 7 – Reattivo, coraggioso, provvidenziale. Tiene in vita il Milan con un riflesso straordinario sul tiro ravvicinato di Gatti. È la solita sicurezza.
Tomori 5.5 – Serata altalenante. Soffre Yildiz più del previsto e non sempre trasmette calma. L’esperienza lo salva, ma non brilla.
Gabbia 6.5 – Ordinato e concentrato. Decisivo nel finale con una chiusura d’autore su Vlahovic.
Pavlovic 6 – Senza errori gravi ma anche senza slanci. Prestazione scolastica, sufficiente.
Saelemaekers 5.5 – Spento, quasi timido. Non incide né in fase offensiva né in copertura.
Fofana 6 – Si fa sentire fisicamente e dà equilibrio. Cala col passare dei minuti, ma resta utile nella doppia fase.
(dal 63’ Loftus-Cheek 5.5) – Entra per dare energia, ma non cambia nulla. Troppo leggero nel finale.
Modric 7 – Il migliore in campo. Illumina la manovra con visione e tempi perfetti, è il faro tecnico e mentale dei rossoneri. L’assist per Leao nel finale è una perla che meritava miglior destino.
Rabiot 6.5 – Meno brillante del solito ma prezioso: tanta corsa, contrasti vinti e sostanza. Si sacrifica in copertura, simbolo del nuovo equilibrio firmato Allegri.
Bartesaghi 5.5 – In difficoltà per tutto il primo tempo contro Conceição, migliora leggermente nella ripresa ma resta tra i meno convincenti.
Pulisic 5 – L’errore dal dischetto pesa come un macigno. Lavora molto, ma quando deve colpire fallisce. Il rigore alto e la poca incisività finale lo rendono il flop della serata.
(dal 73’ Nkunku 5) – Entra male, perde palloni e non incide.
Gimenez 6 – Si batte e conquista il rigore con intelligenza, ma spreca due buone occasioni. Meno brillante del solito.
(dal 63’ Leao 5.5) – Entra per cambiare la partita e invece la complica: due errori clamorosi sottoporta, tra leggerezza e nervosismo.
