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Torino-Milan, allarme Pulisic: febbre nella notte, americano verso il forfait

3 min di lettura

Il Milan arriva a Torino per rispondere al Napoli e tentare il sorpasso sull’Inter, ma Allegri perde un altro titolare: Pulisic quasi sicuramente out. Nkunku con Leao, centrocampo rivoluzionato.

La quattordicesima giornata di Serie A si chiude all’Olimpico Grande Torino, dove il Milan di Allegri arriva con un obiettivo chiaro: rispondere al Napoli, cancellare la delusione della Coppa Italia e tentare il sorpasso sull’Inter per tornare in vetta. Un compito tutt’altro che banale, sia per la tradizione sfavorevole sia per una gestione degli uomini che diventa ogni settimana più complessa. Il Torino di Baroni, a caccia di punti per scacciare la zona retrocessione, si affida alla spinta di un ambiente che contro i rossoneri si esalta spesso e volentieri. Il Milan, invece, porta con sé un’altra emergenza dell’ultima ora.

Pulisic, febbre nella notte: l’americano non ci sarà

La notte tra sabato e domenica ha portato una notizia inattesa: Christian Pulisic è stato colpito da un attacco febbrile. Oggi sosterrà un provino, ma le possibilità di una convocazione sono praticamente nulle. Allegri aveva già iniziato a fare i conti con diverse assenze: Fofana, che tornerà con il Sassuolo, Gimenez, ancora ai box, Athekame, fuori anche lui. Per ovviare all’emergenza, il Milan cambierà assetto e interpreti, soprattutto davanti.

Nkunku-Leao, coppia obbligata e affamata

Le assenze trasformano Christopher Nkunku da semplice alternativa a protagonista annunciato. Il francese, ancora a secco in campionato, ha vissuto un inizio di stagione frenato dagli infortuni e dalla fatica di ritrovare ritmo. Questa però è l’occasione che può cambiare narrazione e prospettive.

Allegri è stato chiaro: «Ha qualità straordinarie, deve convincersi di poter essere determinante».
Dopo 433 minuti in Serie A senza gol, l’ex Chelsea cercherà una scintilla che spezzi il gelo delle statistiche. Accanto a lui Rafael Leao, tornato con cinque centri nelle ultime sette partite e deciso a mantenere vivo il momento.

Il centrocampo: Loftus-Cheek verso una maglia da titolare

Con Modric e Rabiot certi di partire dal via, resta un posto libero in mezzo. Loftus-Cheek è in vantaggio su Ricci, complice anche la necessità di fisicità in una sfida che si annuncia ruvida, intensa, con ritmi e duelli frequenti. Una scelta dettata tanto dalla condizione quanto da un’esigenza tattica: Allegri vuole un Milan capace di vincere contrasti, non solo di crear gioco.

Un match che pesa come un bivio

Tre pareggi consecutivi in trasferta e tre sconfitte consecutive in casa del Toro: le statistiche sono una diga mentale che il Milan deve sfondare. Vincere significa sorpassare l’Inter, riprendersi la vetta e mandare un messaggio diretto al Napoli. Perdere o pareggiare, invece, rimetterebbe tutto in discussione. Un posticipo che promette tensione, scenari aperti e un equilibrio sottile tra fragilità e ambizione. Ma soprattutto un Milan costretto ancora una volta a scoprire nuovi equilibri, con la febbre di Pulisic che cambia la partita prima ancora del fischio d’inizio.

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