A San Siro il Milan di Allegri non lascia scampo al Lecce: 3-0 netto, ritmo altissimo e quattro legni colpiti che rendono la misura del dominio. Una gara che poteva finire con un punteggio più largo, ma che ha comunque confermato lo stato di salute dei rossoneri.
Il primo squillo è di Gimenez, che dopo qualche errore sotto porta trova il gol che rompe l’equilibrio. Nella ripresa è il turno di Nkunku, autore di una splendida mezza rovesciata, prima della firma di Pulisic, entrato dalla panchina e subito decisivo. Ma la sensazione è che la vera anima del nuovo Milan si trovi in mezzo al campo: Adrien Rabiot, con inserimenti e qualità, ha dato alla squadra un’impronta riconoscibile.
Gli ottavi di Coppa Italia porteranno la Lazio sulla strada del Diavolo: un test importante per misurare la crescita di una squadra che, anche senza Leao e Maignan, sta mostrando solidità e identità.
Le pagelle del Milan
Maignan 6 – Spettatore non pagante fino al 71’, quando blocca un tiro facile.
Tomori 6 – Ordinaria amministrazione, mai messo in difficoltà.
De Winter 6 – Esordio senza patemi, guida la retroguardia con personalità.
Pavlovic 6,5 – Attento dietro, sfiora il gol su punizione dalla distanza.
Saelemaekers 7 – Indemoniato sulla fascia, macina chilometri e regala l’assist del 2-0.
Loftus-Cheek 7 – Potenza e continuità, manca solo la gioia del gol.
Ricci 6,5 – Buone aperture e ordine, sostituito all’intervallo.
Fofana 6,5 – Vivace, sfiora il gol e firma l’assist per Pulisic.
Rabiot 7,5 – Il perno del nuovo Milan: inserimenti, qualità e autorità. È già imprescindibile.
Bartesaghi 7 – L’assist per Gimenez è da applausi, partita di grande maturità.
Gimenez 6,5 – Sprecone all’inizio, poi si sblocca e mette la gara in discesa.
Nkunku 7 – Giocata da campione per il 2-0, prestazione che accende San Siro.
Pulisic 7 – Entra e chiude i conti in tre minuti. Letale.
All. Allegri (in tribuna) / Landucci 7 – La squadra gioca a memoria, fisicamente straripante. Con Rabiot il centrocampo ha trovato equilibrio e imprevedibilità.
