Saelemaekers, da esubero a leader silenzioso: Allegri lo ha rilanciato al Milan

Dopo i prestiti a Bologna e Roma, il belga è tornato in rossonero con più maturità e oggi è un titolare prezioso per duttilità e spirito di sacrificio.

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Al momento del raduno estivo, Alexis Saelemaekers aveva usato parole chiare: «Sono tornato al Milan per restare». Una dichiarazione di intenti che oggi, alla luce di questo avvio di stagione, appare profetica. Dopo due esperienze in prestito, prima al Bologna e poi alla Roma, l’esterno belga è rientrato a Milanello con maggiore maturità e ha conquistato la fiducia di Massimiliano Allegri.

Minuti e duttilità, il nuovo Saelemaekers

I numeri lo confermano: 246 minuti in tre partite tra campionato e Coppa Italia, una media di 83 a gara. Non si tratta solo di minutaggio, ma di come Allegri lo sta impiegando: in tre match contro Bari, Cremonese e Lecce, Saelemaekers ha interpretato due ruoli diversi, garantendo affidabilità e spirito di adattamento. Una duttilità che lo rende prezioso in un Milan alla ricerca di equilibrio e soluzioni tattiche.

La spinta dei tifosi e il futuro

La sua permanenza non era scontata: in estate non sono mancate voci di cessione, ma i tifosi si sono schierati dalla parte del numero 56, spingendo la società a confermarlo. Una scelta che oggi appare azzeccata: Saelemaekers ha ritrovato centralità e si prepara a tagliare traguardi importanti, con la possibilità di arrivare a 200 presenze in Serie A con la maglia rossonera.

Non più comprimario, ma pedina chiave. Il belga ha dimostrato di poter essere molto più di un semplice jolly: un giocatore di squadra, indispensabile nel progetto di Allegri.

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