È morto Emilio Fede, l’ex direttore del Tg4 aveva 94 anni

L’ex direttore del Tg4 si è spento a 94 anni nella Rsa di Segrate. Una vita tra giornalismo, mondanità e scandali, sempre accanto a Silvio Berlusconi.

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Si è spento all’età di 94 anni Emilio Fede, volto storico del giornalismo televisivo italiano e per decenni direttore del Tg4. L’ex cronista e conduttore è morto nel pomeriggio del 2 settembre, intorno alle 18.30, nella Residenza per anziani San Felice di Segrate, dove era ospite da tempo. A confermare la notizia è stata la figlia Sveva: «Sì, papà se n’è andato».

Il legame con Segrate non è casuale: per anni la cittadina alle porte di Milano è stata associata al nome di Fede, tra i volti più vicini a Silvio Berlusconi, con cui ha condiviso non solo una lunga stagione televisiva ma anche vicende personali e giudiziarie. Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute si erano aggravate, pur restando lucido fino a poche ore prima del decesso, come hanno raccontato persone vicine alla famiglia.

Una vita tra giornalismo, mondanità e scandali

La parabola di Emilio Fede è stata lunga e controversa. Da inviato di guerra e cronista Rai fino alla consacrazione a Mediaset come direttore del Tg4, di cui fu il simbolo per quasi vent’anni. Accanto alla carriera giornalistica, però, il suo nome è rimasto legato anche al mondo della mondanità: le cene ad Arcore, le frequentazioni con personaggi dello spettacolo, fino agli echi delle vicende giudiziarie che hanno segnato gli ultimi anni della sua vita.

Malato da tempo, Fede aveva progressivamente lasciato la scena pubblica. Negli ultimi cinque anni era praticamente sparito dai radar mediatici, vivendo in riservatezza nella Rsa di Segrate. Al suo capezzale, nel momento della morte, nessun volto noto: un epilogo solitario per chi per mezzo secolo era stato al centro dell’informazione e del gossip italiano.

I funerali e il ricordo

La salma resterà nella camera mortuaria della struttura fino alla celebrazione dei funerali, previsti giovedì presso la parrocchia Dio Padre di Segrate, a Milano 2. Non è ancora chiaro se verrà tumulato in Lombardia o nella sua città natale, Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.

Fede stesso, in un’intervista del 2021, aveva ricordato con nostalgia il suo rapporto con Berlusconi: «Gli voglio bene, non sono ruffiano. Non ho mai fatto l’amico del presidente». Un legame che ha segnato la sua carriera e la sua immagine pubblica, e che resterà impresso nella memoria collettiva insieme ai momenti più discussi della sua vita.

Con la sua scomparsa si chiude definitivamente una stagione del giornalismo televisivo italiano: quella fatta di volti forti, carismatici e divisivi, capaci di incarnare l’informazione come spettacolo e come potere.

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