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Milan, Nkunku al centro del bivio: titolare col Verona e futuro da chiarire

4 min di lettura

Leao non è al meglio, Allegri pensa ancora al tandem con Pulisic. Intanto il francese resta un nome caldo sul mercato di gennaio.

Il 2025 del Milan si chiude a San Siro, contro un Hellas Verona che arriva da due vittorie consecutive e con nuova fiducia nella corsa salvezza. Per i rossoneri è una gara da non sbagliare, anche perché l’attacco va ancora assemblato tra acciacchi fisici e riflessioni più profonde, che guardano già a gennaio.

Al centro di tutto c’è Christopher Nkunku. Protagonista annunciato più sul fronte mercato che sul campo, ma destinato a partire dal primo minuto contro il Verona.

Leao non è al top, spazio a Nkunku

Le condizioni di Rafael Leão continuano a tenere banco. L’attaccante portoghese tornerà tra i convocati di Massimiliano Allegri, ma la sensazione è che non sia ancora pronto per reggere l’intera gara dal primo minuto dopo l’infortunio all’adduttore rimediato contro il Torino.

Per questo prende forma la conferma del tandem offensivo con Christian Pulisic al fianco di Nkunku. Una scelta quasi obbligata, più che una vera svolta tecnica.

Un’altra occasione da non sprecare

Per il francese si tratta dell’ennesima chance. Il suo impatto con il calcio italiano, fin qui, è stato deludente: un solo gol, segnato al Lecce in Coppa Italia ad agosto, e due assist complessivi. Numeri troppo leggeri se rapportati all’investimento estivo da 37 milioni di euro.

La sensazione è che il tempo stia scorrendo veloce. E che ogni partita possa diventare una sorta di esame. Anche perché la concorrenza è destinata ad aumentare: a Milanello è già arrivato Niclas Füllkrug, che si sta allenando in attesa dell’annuncio ufficiale. Un profilo diverso, più strutturato, che inevitabilmente toglierà spazio.

Un problema di ruolo?

Una parte delle difficoltà di Nkunku sembra legata al contesto tattico. Il 3-5-2 non valorizza appieno le sue caratteristiche. A Londra, con il Chelsea, agiva spesso partendo da fuori, con campo davanti e libertà di movimento. A Milano, invece, si è ritrovato a fare la prima punta, quasi da riferimento centrale.

Un ruolo che non esalta né la sua velocità né la sua capacità di attaccare gli spazi. Fuori contesto, più che fuori forma. E questo pesa nel giudizio complessivo.

Le sirene di mercato

Intanto, le voci si moltiplicano. Secondo la Repubblica, Galatasaray e Fenerbahçe sarebbero pronte a contendersi il giocatore. Il club allenato da Domenico Tedesco sarebbe in vantaggio, a fronte di una richiesta del Milan di circa 35 milioni di euro, cifra che permetterebbe ai rossoneri di chiudere con una piccola plusvalenza.

In Italia resta sullo sfondo anche l’ipotesi Juventus, in uno scenario di scambio che coinvolgerebbe Federico Gatti, mentre non sono escluse piste che riporterebbero Nkunku in Premier League.

Prima, però, c’è il campo. Contro il Verona, a San Siro. Un’altra occasione per cambiare la narrazione. Perché, a questo punto, Nkunku non gioca solo per una maglia. Gioca per il suo futuro in rossonero.

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