Leão davanti funziona! Allegri ci è riuscito?

In Milan-Lazio si è visto, forse, quel qualcosa in più da parte di Rafael Leão. Il suo gol è valso il primato in classifica e di gol importanti continua a segnarne. Massimiliano Allegri sembra essere riuscito in un'altra delle sue imprese. In passato era riuscito perfettamente a creare delle nuove macchine da gol. Con Leão sarà lo stesso?

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Il Milan, insieme al Napoli, si trova in testa alla classifica e inizia a godersi sempre di più il suo nuovo centravanti. Rafael Leão conferma il trend positivo di Massimiliano Allegri. Per il mister livornese non esistono problemi di adattamento dei ruoli. Anzi, è qualcosa che gli riesce più che bene.

Leão centravanti: funziona

Il lavoro di Allegri sta dando i suoi frutti. Meno pressioni, più esperimenti. È arrivato il momento di dire che questa squadra ha giocatori forti? Le risposte arriveranno nei prossimi mesi, ma una certezza c’è: Rafael Leão centravanti funziona. Eccome. Il portoghese in nove partite giocate ha messo a segno 5 gol e un assist. È una statistica che dimostra come il giocatore stia pian piano soddisfacendo le richieste dell’allenatore. Ricordiamo che alcuni dei suoi gol sono arrivati nel suo solito modo e dalla sua solita zona, ma questa volta, nell’ultimo match, è riuscito a fare uno di quei gol classici o meglio dire sporco, da vero attaccante.

Leão non giocava da prima punta dai tempi dello Sporting Lisbona e gli era stato chiesto da Pioli, nella stagione 2020/2021, durante l’emergenza infortuni che aveva travolto il Milan. È un ruolo finito nel dimenticatoio che con Allegri pare averlo ripreso quasi con nonchalance. Come riportato da DAZN, in particolare dalla nuova trasmissione 4-3-2-1, non è arrivato ovviamente alla perfezione del ruolo. Deve ancora imparare a giocare di sponda, a “tuffarsi” più spesso in porta, anche durante i flipper in area. Comunque dovrebbe annotarsi quei principi importanti che con la sua stazza potrà apprendere col tempo e l’abitudine di gioco. Ma le pressioni messe sul portoghese sembrano diminuire lentamente. O almeno si crede, e potrebbe diventare un giocatore pragmatico.

Pressione? Florenzi e Kean spingono Leão

Ieri sera su Sky Calcio, Alessandro Florenzi ha parlato così di Leão: “Per me in questo momento è il giocatore più forte del nostro campionato. La svolta? Quando si è fatto male Pulisic e tutta la squadra ha avuto solo lui come punto di riferimento in avanti“. Questa sera Moise Kean al Gran Galà del calcio 2025 ha supportato il suo amico e alla domanda sul fatto che possa vincere la classifica marcatori di quest’anno, ha risposto: “Sì, sì, perché no? Assolutamente sì. Se lo merita, è un grandissimo giocatore, gli auguro il meglio“.

Tutto questo dimostra quanto l’ambiente attorno a lui sia positivo, dove vive della fiducia dei suoi compagni, mentre Santiago Gimenez non è ancora riuscito a incidere. Ma nessun problema, Leão e Pulisic in una versione rinnovata stanno facendo un buon lavoro. E, oltre i tre punti guadagnati sabato sera, è arrivato il settantaseiesimo gol del numero dieci rossonero eguagliando Pietro Paolo Virdis (dato da Transfermarkt.it).

Rafael Leão: l’ultimo esperimento di Allegri

Troppa pressione perenne? Forse sì, ma perché il potenziale del giocatore è ancora sconosciuto a tutti. Forse perché il calcio Leão lo prende come un vero e proprio divertimento. Parlare di Rafael Leão pare essere diventata un’abitudine comoda su certi aspetti. Come ha anche affermato il giornalista Giovanni Barsotti nel suo ultimo post su Instagram riguardante la solita situazione del portoghese: “È tossica questa narrazione di Leão che deve sfruttare al cento per cento il suo talento sennò è uno spreco, sennò non ha la testa, sennò sennò sennò“.

La discontinuità nelle ultime gare sembra essere svanita perché il ruolo, da una parte, è cambiato quasi totalmente. Le sgaloppate sulla fascia e quelle sempre più spesso in mezzo al campo fanno da contorno allo stile di gioco richiesto da Allegri. Più che numero dieci, ha dovuto prendere le vesti da numero nove. Rafael Leão è uno dei tanti esperimenti riusciti da Max Allegri. Lo stesso vale per Pulisic.

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