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La trasferta di Perth rischia di saltare: Milan-Como verso il rinvio

3 min di lettura

Nelle ultime ore sono emersi ostacoli che mettono a serio rischio la trasferta australiana: è già pronta l'alternativa

Intreccio all’australiana. Si potrebbe definire in questo modo l’evolversi della vicenda legata a Milan-Como, in programma il prossimo 8 febbraio allo stadio di Perth. Sembrava tutto pronto per la prima volta di una partita di serie A disputata al di fuori dei confini nazionali, ma nelle ultime ore sono emersi ostacoli regolamentari che potrebbero davvero mandare all’aria l’intero progetto.

La situazione

L’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo, grande promotore della trasferta australiana, ha sempre riconosciuto come, per l’effettiva organizzazione dell’evento, servissero 7 sì. Ottenuti quelli di Milan e Como, nelle scorse settimane si è cercato di mettere d’accordo le altre parti in causa, va detto, senza troppa fatica. FIGC, UEFA e Federcalcio Australiana hanno prontamente espresso parere favorevole, mentre a novembre è arrivato un assenso di massima da parte dell’Asian Football Confederation, ovvero la federazione calcistica asiatica, a cui appartengono le squadre australiane.

Perché si è arrivati allo stop?

Il problema riguarda proprio le condizioni alle quali è vincolato il sì dell’AFC. Tra queste, spiccano l’impossibilità di pubblicizzare l’incontro come una vera e propria gara di Serie A e, soprattutto, l’obbligo di schierare arbitro e assistenti provenienti dalla AFC, escludendo dunque la terna arbitrale designata dall’AIA italiana. Il rischio è di creare un precedente pericoloso: se a dirigere l’incontro è una squadra arbitrale di un’altra federazione, come può lo stesso incontro mantenersi sotto l’egida UEFA? Un bel pasticcio.

Ultima parola alla FIFA

Le richieste dell’AFC hanno portato ad una inevitabile fase di stallo. L’unica che potrebbe ancora sbloccare la situazione è la FIFA e, proprio per questo motivo, il presidente della Lega Ezio Simonelli ha sollecitato gli organi competenti affinché venga presa una decisione finale a strettissimo giro di posta. Entro un massimo di dieci giorni è quindi attesa la comunicazione ufficiale da parte dell’organo presieduto da Gianni Infantino, sia essa positiva o negativa. Lega e FIGC rimangono in attesa.

La soluzione alternativa

Va da sé che, nel caso in cui l’ipotesi Perth naufraghi, serve un piano B. L’alternativa principale al momento è il semplice rinvio del match, mantenendo San Siro come sede. Le date più probabili per il recupero sono il 17 o il 24 febbraio, ossia le prime finestre utili nel calendario della Serie A. Molto meno probabili le ipotesi legate all’inversione delle gare di andata e ritorno e alla disputa della partita in campo neutro italiano. Insomma, dopo settimane in cui i massimi esponenti del nostro calcio hanno provato a convincere della bontà dell’operazione, si va verso l’adozione di quella che molti addetti ai lavori, dal principio, avevano definito la scelta più logica. Un ritorno al punto di partenza, forse l’epilogo più italiano che ci potesse essere.

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