La partita tra Milan e Como non varcherà i confini europei. L’idea di portare la Serie A in Australia, con la sfida inizialmente programmata a Perth, è ufficialmente tramontata. Il match della ventiquattresima giornata si giocherà regolarmente in Italia.
La decisione è maturata dopo settimane di interlocuzioni e valutazioni, concluse con un passo indietro condiviso da tutte le parti coinvolte.
Perché salta l’Australia
A rendere impraticabile l’operazione non è stata la mancanza di volontà, bensì un intreccio di vincoli economici, condizioni regolamentari e criticità organizzative emerse nelle fasi finali del progetto. Le richieste aggiuntive avanzate dagli organismi calcistici asiatici hanno fatto lievitare rischi e costi oltre una soglia considerata sostenibile.
L’evento avrebbe rappresentato un precedente storico: la prima gara ufficiale di un campionato europeo giocata fuori dal continente, valida per l’assegnazione dei punti. Un’idea ambiziosa, approvata in origine da club, federazione e organismi internazionali, ma diventata via via sempre più complessa da realizzare.
Un progetto che lascia comunque il segno
Nonostante lo stop, l’operazione non viene considerata un fallimento totale. La candidatura australiana ha infatti garantito una risonanza mediatica globale, con Perth al centro dell’attenzione di testate internazionali e un ritorno d’immagine significativo per il territorio.
Il progetto, pur accantonato, resta un segnale della direzione intrapresa dal calcio italiano: espansione del brand e apertura a nuovi mercati, anche se non ancora pronti ad accogliere eventi di questo tipo senza compromessi.
Dove e quando si giocherà
Archiviata l’ipotesi estera, la partita verrà disputata a San Siro. Lo ha confermato la Lega Serie A, che ora è al lavoro per individuare la prima finestra utile.
La data non coinciderà con quella inizialmente prevista. A incidere saranno:
- il calendario europeo dell’Inter
- la disponibilità dello stadio
- la concomitanza con l’apertura delle Olimpiadi invernali 2026
Le ipotesi più concrete portano a metà o fine febbraio, in uno dei turni infrasettimanali liberi dagli impegni di Champions League.
Una scelta di pragmatismo
Alla fine ha prevalso il realismo. Milan-Como si giocherà dove deve giocarsi una partita di Serie A: in Italia, davanti al suo pubblico, senza forzature. L’esperimento australiano resta nel cassetto, forse solo rimandato. Ma per ora, il calcio italiano torna a casa.

