Il prossimo impegno di campionato contro l’Hellas Verona si profila come un passaggio chiave per ridefinire le gerarchie offensive del Milan. A Milanello, le indicazioni delle ultime sedute parlano chiaro: Christopher Nkunku ha consumato il credito accumulato nelle scorse settimane. Prima l’assenza di Pulisic, poi quella di Leao: finestre che avrebbero potuto rilanciarlo definitivamente e che invece non sono state sfruttate.
Il bilancio è pesante. Zero gol in campionato, diverse occasioni limpide sprecate e una sensazione diffusa di scarsa lucidità negli ultimi metri. Al di là dell’impegno, è mancata la cattiveria sotto porta. Un digiuno che incide sulla fiducia e spinge lo staff tecnico a rivedere le scelte, soprattutto in una fase in cui servono certezze.
Leao pronto a riprendersi la corsia sinistra
La risposta del Milan passa dal suo uomo simbolo. Rafael Leão è pronto a tornare dal primo minuto e a riappropriarsi della fascia sinistra. Il portoghese offre ciò che è mancato: strappo, uno contro uno, imprevedibilità. Qualità decisive quando bisogna scardinare difese compatte e trasformare il possesso in occasioni vere. Dopo aver gestito le energie nelle ultime settimane, Leao appare rigenerato. La sua presenza ridà peso all’attacco e cambia il volto della manovra: più profondità, più assist, più pericolosità costante.
Verso Verona, gerarchie in movimento
La scelta è un segnale netto: la titolarità non è garantita, va meritata. Nkunku partirà dalla panchina, con la possibilità di incidere a gara in corso, ma il messaggio è chiaro. In questo Milan le gerarchie sono fluide e contano solo gol e prestazioni. Contro il Verona, il Diavolo si affida al talento del suo numero 10 per ritrovare concretezza e continuità. Le occasioni, questa volta, non possono più essere sprecate.

