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Allegri carica il Milan: “Contro il Parma non sarà bella, ma serve concretezza. Leao e Nkunku anche da centravanti”

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Il tecnico rossonero presenta la trasferta del Tardini: recupera Pulisic, ancora out Rabiot e Gimenez. “Non ci manca un numero 9, dobbiamo solo essere più cattivi”.

Alla vigilia della sfida del Tardini, Massimiliano Allegri ha tracciato la rotta per il suo Milan. Dopo il successo nel big match contro la Roma, i rossoneri cercano continuità in trasferta contro un Parma ferito e a caccia di riscatto. L’allenatore non usa giri di parole: “Giocare a Parma non è mai semplice, affrontiamo una squadra che lotta su ogni pallone. Sarà una gara difficile, non particolarmente bella, ma dovremo farla nostra con intelligenza e concentrazione”.

Il tecnico toscano ha poi ricordato il trend recente lontano da San Siro: “Da Udine non vinciamo in trasferta, e contro Pisa e Cremonese abbiamo fatto un solo punto. Dobbiamo invertire la rotta, perché ogni gara in questo momento vale doppio”.

Formazione e recuperi: torna Pulisic, Rabiot e Gimenez ancora fuori

Tra le buone notizie, il ritorno in gruppo di Christian Pulisic, pronto a tornare a disposizione: “Sì, Pulisic ci sarà”, ha confermato Allegri. Ancora indisponibili invece Rabiot e Gimenez, entrambi attesi dopo la sosta: “Estupinan e Jashari stanno meglio, ma Rabiot tornerà solo dopo la pausa, così come Gimenez”. Il tecnico ha anche parlato del reparto offensivo, rispondendo a chi lamentava l’assenza di un vero centravanti: “Manca un 9? No, assolutamente. Abbiamo Gimenez che può darci tanto, ma anche senza una punta di ruolo possiamo giocare. Sia Leao che Nkunku sanno interpretare quel ruolo e possono alternarsi davanti.”

Il Milan, dunque, dovrebbe scendere in campo con un 3-5-2 fluido, con Nkunku e Leao in avanti e Modric regista al centro della manovra.

“Subire meno gol è la chiave per vincere”

Come spesso accade, Allegri ha ribadito l’importanza dell’equilibrio difensivo: “Con le squadre piccole abbiamo preso troppi gol. È un dato che non può essere casuale: se subisci 50 reti a stagione, per arrivare tra i primi quattro devi farne 150. La differenza reti conta oggi come 70 anni fa.” Il messaggio è chiaro: il Milan deve imparare a gestire i vantaggi e chiudere le partite. “Quando capiamo che l’avversario è in difficoltà, dobbiamo spingerlo alle corde. Le partite non finiscono mai, bisogna essere dentro fino all’ultimo secondo”.

Classifica e obiettivi: “A marzo voglio una squadra pronta”

Con il Milan a un punto dalla vetta, Allegri invita a non guardare troppo avanti: “Siamo solo alla decima giornata, il campionato si decide negli ultimi due mesi. I primi sei sono una preparazione al rush finale, ma vanno fatti bene.” Il tecnico chiude con una mentalità pragmatica: “Ogni partita è un mini-obiettivo. Domani voglio vedere una squadra compatta, capace di soffrire e colpire. Se corriamo come loro, poi verranno fuori le nostre qualità tecniche.”

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