La prima da titolare non poteva andare meglio. Christopher Nkunku ha scelto il modo più spettacolare per presentarsi a San Siro: una mezza rovesciata che ha spento le velleità del Lecce e acceso l’entusiasmo rossonero. Un gol che è già manifesto: classe, imprevedibilità e talento al servizio di Massimiliano Allegri.
Il francese non è una punta classica, ma nemmeno un esterno puro. È un attaccante moderno, capace di muoversi in ogni zona del reparto offensivo. Lo ha dimostrato al Lipsia, dove ha vissuto le sue stagioni migliori da seconda punta, ma anche da esterno. La sua collocazione tattica non è un problema: per Allegri, rappresenta piuttosto un’opportunità.
Il palloncino rosso e l’attacco che può esplodere
Il gesto che accompagna i suoi gol è già diventato iconico. Quel palloncino rosso, tirato fuori dai calzettoni, è dedicato al figlio e lo accompagna dal 2022. Un’esultanza leggera, che ben si sposa con l’idea di un calciatore capace di portare imprevedibilità e fantasia in un reparto che ora sembra davvero completo.
Perché non c’è solo Nkunku: la risposta di Gimenez, il ritorno imminente di Leao e la costanza di Pulisic offrono ad Allegri un ventaglio di soluzioni che può trasformare il 3-5-2 in un 4-3-3 senza perdere equilibrio. Certo, l’anarchia tattica è un rischio: se tutti possono fare tutto, nessuno ha un ruolo fisso. Ma il tecnico livornese non si spaventa. La sua filosofia è sempre stata chiara: difesa solida e fantasia al potere. Nkunku, con il suo palloncino rosso e la sua rovesciata, è la perfetta incarnazione di questo credo.