Neanche trenta giorni fa il Milan aveva battuto il Lecce al Via del Mare con uno 0-2 giudicato sufficiente ma non brillante. Oggi, sempre contro i salentini, la sensazione è completamente diversa: il Diavolo è apparso trasformato, con un’identità precisa, un entusiasmo nuovo e ambizioni che iniziano a farsi concrete. Non è solo questione di risultato, ma di spirito, di convinzione collettiva. Persino senza Leao, il Milan ha mostrato la sicurezza di una squadra che sa dove vuole arrivare.
Il mercato ha inciso profondamente. Tre nuovi innesti hanno portato qualità e alternative, ma è soprattutto Adrien Rabiot ad aver spostato gli equilibri, dando solidità e verticalità a un centrocampo che oggi appare più maturo e competitivo. Dal successo del 29 agosto a oggi, nello spogliatoio si respira un’aria diversa: fiducia, unità, consapevolezza. Sensazioni che si riflettono anche sulla tifoseria, sempre più trascinata dall’idea che questa possa essere una stagione da ricordare.
L’esame Napoli per capire la verità
La domanda sorge spontanea: questo Milan può davvero pensare allo Scudetto? Forse è presto per dirlo con certezza, ma i segnali sono incoraggianti. Il prossimo passo sarà decisivo: il big match contro il Napoli campione d’Italia rappresenta la prova più dura e, al tempo stesso, l’occasione per certificare le reali potenzialità di questa squadra.
Se la serata con gli azzurri dovesse confermare la forza vista oggi a San Siro, le aspirazioni rossonere potrebbero passare dall’entusiasmo alla piena consapevolezza. Perché non c’è nulla di più concreto di una squadra che cresce settimana dopo settimana e che comincia a credere davvero di poter competere ai massimi livelli.