Dodici mesi fa, sulle corsie laterali del Milan regnavano nomi ormai lontani. L’estate scorsa le gerarchie sembravano solide, ma il mercato e il tempo hanno stravolto ogni certezza. Addii, sostituzioni e scelte tecniche hanno aperto la strada a un reparto che oggi ha poco a che vedere con quello del passato, diventando uno dei simboli della trasformazione rossonera.
Oggi la scena è tutta per volti nuovi e un unico superstite della passata stagione: Alex Jimenez, che un anno fa militava nel Milan Futuro e oggi si ritrova a giocarsi un posto da titolare in Serie A.
Gioventù e ambizione sulle fasce
La dirigenza ha scelto di puntare forte su un mix di talento emergente e freschezza atletica. A destra, Jimenez è affiancato dal nuovo acquisto Zachary Athekame, arrivato dopo una trattativa lampo e pronto a inserirsi subito nelle rotazioni.
Sul lato opposto c’è invece l’innesto più esperto, Pervis Estupiñán, sbarcato dal Brighton per dare solidità e personalità, affiancato dal giovane Davide Bartesaghi, promosso definitivamente in prima squadra.
Un reparto con età media di appena 22 anni: energia e corsa non mancano, ma servirà crescere in fretta per reggere l’urto delle sfide più delicate della stagione.
Allegri, il fattore decisivo
La scommessa rossonera è chiara: dare ad Allegri giocatori modellabili, pronti a svilupparsi dentro un sistema tattico in cui i terzini sono spesso determinanti. Il tecnico livornese dovrà bilanciare entusiasmo e disciplina, facendo crescere questi interpreti senza bruciarli.
Se il potenziale sarà sfruttato al meglio, il Milan potrà contare su fasce dinamiche e imprevedibili, capaci di spostare gli equilibri sia in fase offensiva che difensiva. La stagione dirà se questa rivoluzione porterà i frutti sperati o se il peso dell’inesperienza si farà sentire nei momenti cruciali.ertura difensiva e spinta offensiva. Una sfida che potrebbe definire gran parte della stagione rossonera.