Vlahovic, fischi pesanti allo Stadium: il futuro si allontana dalla Juventus

Il serbo contestato dai tifosi bianconeri. Milan e Hojlund sullo sfondo, ma le incognite restano.

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Un pomeriggio di amichevole, quello tra la prima squadra della Juventus e la formazione Under 23, si è trasformato in un banco di prova amaro per Dusan Vlahovic. Dopo un gol fallito a tu per tu con il portiere, il numero 9 è stato sommerso da fischi fragorosi, come se fosse un avversario. Un segnale chiaro di una rottura che sembra ormai insanabile.

In casa bianconera la situazione preoccupa anche dal punto di vista economico: tra ammortamento del cartellino e ingaggio lordo, il serbo pesa circa 42 milioni di euro a bilancio. Una cifra che richiederebbe un rendimento da top player, ma i numeri recenti raccontano un’altra storia.

Strategie e scenari di mercato

Dalla Continassa trapela che, senza offerte all’altezza, Vlahovic resterebbe a Torino con i suoi 12 milioni netti annui, ma con un ruolo da riserva dietro Jonathan David. Il quadro si complica ulteriormente con l’accelerata per Kolo Muani del PSG, mossa che ridurrebbe ancora di più lo spazio per il serbo.

In questo contesto, il Milan era apparso come destinazione plausibile: un nuovo ambiente, il supporto dirigenziale di Zlatan Ibrahimovic e la possibilità di ripartire. Ma la pista si intreccia con quella che porta a Rasmus Hojlund, sul mercato dopo il via libera del Manchester United, pur con la volontà del danese di giocarsi ancora le sue carte a Old Trafford.

Le incognite di due operazioni complesse

Per Hojlund, il problema è soprattutto motivazionale: il danese non appare disposto a forzare per il trasferimento, nonostante il pressing di Igli Tare e Ibrahimovic. Per Vlahovic, invece, le perplessità sono legate alla tenuta mentale e alla capacità di gestire ambienti caldi come San Siro, oltre all’eventuale disponibilità a ridursi l’ingaggio per non alterare gli equilibri di spogliatoio.

Una scelta da non sbagliare

A fine agosto, prendere una punta significa correre rischi e fare compromessi. Tra dubbi ambientali, economici e tecnici, il Milan dovrà decidere se puntare su chi offre più garanzie o sul “meno peggio” disponibile. Al momento, ogni apparizione di Vlahovic sembra allontanarlo sempre di più dalla definizione di colpo sicuro.

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