Un sospiro di sollievo, sì, ma trattenuto. L’uscita di Fikayo Tomori nel secondo tempo contro il Napoli aveva acceso più di un allarme; gli esami hanno escluso lesioni gravi, confermando un semplice risentimento all’adduttore. La notizia calma le acque, non cancella i dubbi: verso Juventus–Milan la parola d’ordine resta prudenza.
Gestione conservativa e ballottaggio aperto
A Milanello non si forzano i tempi. Anche oggi il centrale inglese ha proseguito lavoro personalizzato, senza rientrare in gruppo: step-by-step con lo staff medico, monitoraggio quotidiano e valutazione in extremis per l’Allianz Stadium. Tomori è un cardine della linea rossonera e la sua eventuale assenza peserebbe in un big match che chiama letture pulite, coraggio in uscita e duelli a campo aperto.
Nel frattempo Massimiliano Allegri ha tracciato già il Piano B. Se Tomori non dovesse farcela, spazio a Koni De Winter dal primo minuto: giovane, affidabile nelle ultime uscite, profilo elastico per alzare e accorciare con i tempi giusti. Una scelta nel solco di questo avvio di stagione: gestione lucida delle risorse, scelte coraggiose quando serve, identità difensiva che non dipende da un solo nome.
In sintesi: semaforo giallo per Tomori, fiducia crescente per De Winter. Il Milan tiene la barra dritta, senza ansie e senza strappi: meglio un recupero pieno che un rientro affrettato. Torino dirà l’ultima parola.