I prossimi giorni potrebbero segnare un passaggio chiave nella complessa vicenda legata al futuro di San Siro. Dopo mesi di trattative, è arrivata la svolta: la delibera relativa alla vendita dello stadio e delle aree limitrofe a Milan e Inter dovrebbe arrivare in giunta già domani. La notizia più rilevante è che lo sconto concesso alle due società è stato ridotto, modificando sensibilmente i conti dell’operazione.
Lo sconto ridotto: il Comune cambia linea
In base a quanto riportato da Repubblica, il Comune di Milano parteciperà alle spese di bonifica e demolizione con 22 milioni di euro, contro i 36 inizialmente richiesti dalle due società calcistiche in applicazione della legge Stadi. La conseguenza è immediata: Milan e Inter dovranno coprire 14 milioni di euro in più rispetto a quanto preventivato.
Dietro questa scelta c’è una precisa logica politica ed economica: le risorse pubbliche possono essere destinate ad opere che tornano a beneficio della collettività, come verde e viabilità, mentre diventa più difficile giustificare un sostegno per interventi che riguardano strutture utilizzate solo dai privati, come una parte dello stadio Meazza destinata a diventare ingresso del nuovo complesso.
La posizione dei club
E Milan e Inter? Ufficialmente i club non commentano, preferendo attendere l’esito del voto in Consiglio Comunale prima di esporsi pubblicamente. La sensazione, tuttavia, è che l’aggravio non sia sufficiente a far cambiare strategia. In un investimento complessivo che sfiora 1,2 miliardi di euro, l’aumento di 14 milioni appare gestibile e non tale da minacciare il progetto.
La tabella di marcia prevede che domani la delibera passi in giunta, per poi approdare in due commissioni consiliari in cui verrà illustrata ai consiglieri. Solo successivamente sarà convocato il Consiglio Comunale, che avrà l’ultima parola. La data non è ancora stata fissata, ma la certezza è che il voto dovrà arrivare entro il 30 settembre.
Un calendario serrato, che potrebbe finalmente sciogliere il nodo San Siro e aprire la strada a una nuova fase per il futuro dello stadio e dell’intera area circostante.