A volte bastano novanta minuti per cambiare una stagione, o almeno per rimetterla sui binari giusti. È ciò che spera il Milan dopo la notte di San Siro contro il Hellas Verona, una gara che ha restituito sorrisi, punti e soprattutto un protagonista inatteso: Christopher Nkunku.
Il francese, arrivato in estate dal Chelsea, ha impiegato mesi per scrollarsi di dosso il peso delle aspettative. Contro il Verona, però, è finalmente arrivata la risposta più attesa: due gol, personalità ritrovata e un atteggiamento completamente diverso rispetto alle settimane precedenti.
La scintilla che mancava
Il primo segnale si era intravisto già nella ripresa contro il Torino, quando Nkunku aveva mostrato una maggiore partecipazione alla manovra dopo un primo tempo opaco. Nulla di risolutivo, ma abbastanza per intuire che qualcosa stesse cambiando. La partita con il Verona ha completato il quadro.
Dal dischetto, sul rigore del vantaggio, il francese non ha esitato. Freddezza, sguardo fisso, palla in rete. Da lì in poi, la sua partita ha preso un’altra direzione: movimenti più aggressivi, attacchi decisi allo spazio e quella “cattiveria” sotto porta che fino a quel momento era mancata. Il secondo gol, arrivato con un attacco feroce al pallone, è la fotografia di una fiducia finalmente sbloccata.
Il mercato e i dubbi di gennaio
Fino a pochi giorni fa, il nome di Nkunku era tra quelli più chiacchierati in ottica mercato. Un solo gol stagionale – in Coppa Italia contro il Lecce – e prestazioni spesso al di sotto delle attese avevano alimentato l’idea di una possibile cessione già a gennaio. Uno scenario che avrebbe costretto il Milan a intervenire nuovamente sul mercato, non solo per l’arrivo di Niclas Fullkrug, ma anche per colmare un vuoto numerico e tecnico.
Ora, però, il contesto è cambiato. Cedere Nkunku proprio nel momento in cui sembra aver superato il blocco mentale rischierebbe di essere una scelta affrettata.
Un investimento da proteggere
Il Milan ha puntato forte sul francese, investendo 37 milioni di euro più bonus per strapparlo al Chelsea. Una cifra che pesa, non solo a bilancio ma anche nelle valutazioni strategiche. Per questo, anche davanti a un’eventuale offerta allettante, la sensazione è che il club rossonero possa scegliere la strada della continuità, almeno fino a fine stagione.
C’è poi una riflessione tattica che prende corpo. Con Fullkrug come riferimento centrale, Nkunku potrebbe finalmente tornare a muoversi in zone di campo più congeniali alle sue caratteristiche, agendo da seconda punta o da esterno offensivo. Un’opzione che tornerebbe utile anche per gestire i continui problemi fisici di Rafael Leao.
Allegri e la pazienza come virtù
Nel calcio moderno la tentazione di giudicare in fretta è sempre dietro l’angolo. Massimiliano Allegri, però, ha spesso dimostrato di saper aspettare. La doppietta al Verona non cancella mesi complicati, ma apre uno spiraglio concreto su ciò che Nkunku può ancora diventare in rossonero.
Ora la palla passa al tempo, alle prossime partite e alla capacità del francese di dare continuità. Il Milan osserva, riflette e – per la prima volta dopo tanto – ha un motivo reale per crederci.

