Milan, Nkunku tra i flop dell’estate secondo La Repubblica: il francese fatica a imporsi nel progetto Allegri

L’attaccante francese, arrivato come colpo di mercato, non ha ancora trovato la svolta in rossonero. Allegri lo sprona: serve più concretezza per uscire dall’ombra.

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Doveva essere il colpo della svolta, l’uomo capace di accendere la fantasia del nuovo Milan targato Massimiliano Allegri, e invece il suo impatto si è rivelato più difficile del previsto. Christopher Nkunku, arrivato a Milano come il rinforzo più costoso dell’estate e simbolo della strategia ambiziosa voluta dal DS Igli Tare, si ritrova ora nel mirino della critica.

Questa mattina La Repubblica lo ha inserito tra i “flop” del mercato estivo, in una lista che include anche Jonathan David e Noa Lang, altri due nomi altisonanti che non hanno ancora mantenuto le aspettative. Un giudizio pesante, che riflette le difficoltà di adattamento del talento francese al calcio italiano e alla filosofia rigorosa di Allegri.

Finora, Nkunku ha trovato spazio quasi esclusivamente in Coppa Italia, dove ha collezionato le sue uniche presenze da titolare. In campionato, invece, è rimasto ai margini delle rotazioni, oscurato dalla concorrenza e penalizzato da un ritmo di gioco che ancora fatica ad assimilare.

Allegri e la ricerca dell’equilibrio

Il contesto tattico non lo ha aiutato. Il nuovo Milan è una squadra costruita sulla solidità difensiva e la compattezza collettiva, più che sull’estro individuale. Allegri, in questo avvio di stagione, ha dato priorità alla fase di equilibrio, riducendo al minimo le libertà creative dei singoli.

Un’impostazione che richiede grande sacrificio e adattamento, due qualità su cui il tecnico livornese insiste in ogni allenamento. Lo stesso “trattamento ruvido” già riservato a Rafael Leão, rimproverato pubblicamente dopo il pareggio con la Juventus, è un segnale chiaro del metodo Allegri: il talento da solo non basta, serve applicazione totale.

Nkunku, che al Chelsea aveva alternato lampi di classe e lunghe pause, deve ora dimostrare di saper entrare nei meccanismi del calcio italiano, dove ogni movimento e ogni scelta vengono pesati con rigore tattico.

Da promessa a scommessa

La pazienza, in casa Milan, non manca, ma le aspettative restano altissime. L’investimento per portare Nkunku in Serie A è stato uno dei più consistenti dell’ultima finestra di mercato, e la società si aspetta presto un ritorno tecnico e simbolico all’altezza.

Massimiliano Allegri continua a difendere il suo giocatore, ricordando come il processo di adattamento richieda tempo, ma anche come solo il lavoro quotidiano possa cambiare le percezioni. Il talento, indiscutibile, non è in discussione. Quello che serve ora è la concretezza: incisività, ritmo e capacità di incidere nei momenti chiave.

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