Non fa in tempo a godersi una domenica finalmente convincente che il mercato torna a bussare. Christopher Nkunku ha appena ritrovato centralità e fiducia con la maglia del Milan, grazie alla doppietta rifilata al Verona, ma intorno a lui si riaccende subito il rumore delle trattative. E questa volta arriva forte da Istanbul.
Secondo quanto filtra, il Fenerbahçe ha mosso i primi passi concreti per riportare Nkunku sotto la guida di Domenico Tedesco, l’allenatore che più di tutti ne ha valorizzato il talento ai tempi del Lipsia. Un dettaglio tutt’altro che secondario, che spiega perché la pista turca venga considerata più di una semplice suggestione.
Un’offerta che riapre i dubbi
Il matrimonio tra Nkunku e il Milan, fin qui, è stato fragile. Qualche spunto, molte difficoltà, una sensazione costante di incompiutezza. La gara contro il Verona ha rappresentato una brusca inversione di tendenza, spazzando via parte dei mugugni e rimettendo il francese al centro del progetto di Massimiliano Allegri.
Eppure, proprio nel momento migliore, arriva l’offerta del Fenerbahçe. Una proposta già formalizzata, che costringe il club rossonero a riflettere. Cedere ora, monetizzando e cambiando strada, oppure insistere su un giocatore appena pagato 37 milioni e ancora tutto da decifrare?
Il campo come risposta immediata
Nel frattempo, il calendario non aspetta. Il Milan è atteso a Cagliari, altro passaggio delicato nella rincorsa Scudetto. L’emergenza offensiva — con Giménez ai box, Leão da valutare e Niclas Füllkrug ancora da integrare — spinge Allegri a dare continuità a Nkunku. Il francese partirà di nuovo titolare accanto a Christian Pulisic, chiamato a dimostrare che quella contro il Verona non è stata una parentesi isolata.
Sarà anche un messaggio al mercato: convincere sul campo può cambiare il peso di qualsiasi trattativa.
Le contromosse del Milan
Nonostante ciò, a Milanello nessuno resta scoperto. In caso di via libera alla cessione, la dirigenza — con Igli Tare in prima linea — ha già iniziato a sondare alternative. Il nome che fa più rumore è quello di Mauro Icardi, oggi meno centrale nel Galatasaray. Tra infortuni, concorrenza interna e carta d’identità, la sua posizione non è più intoccabile, anche se l’assenza di Victor Osimhen per la Coppa d’Africa rende complicata una separazione immediata.
Più complessa, ma affascinante, la pista Darwin Núñez. L’uruguaiano, all’Al-Hilal, non ha trovato continuità e guarderebbe con favore a un ritorno in Europa. Il problema resta l’ingaggio, fuori scala per i parametri attuali del Milan.
Nomi, costi e prospettive
Nella lista figurano anche profili diversi per età e prospettiva. Jean-Philippe Mateta, valutato circa 40 milioni dal Crystal Palace. Il giovane Sidiki Cherif, classe 2006 dell’Angers, investimento più futuribile. E poi Rayan Vitor Simplicio Rocha, talento del Vasco da Gama, adattabile come seconda punta ma legato a una clausola elevatissima, mitigata solo dalle difficoltà economiche del club brasiliano.
Un gennaio che promette scintille
Il Milan, intanto, resta sospeso tra presente e possibilità. Nkunku può diventare una pedina chiave oppure la chiave per cambiare volto all’attacco. Molto dipenderà dalle prossime partite e dalla reale volontà del Fenerbahçe di affondare il colpo.
Campo da onorare, mercato da decifrare. A gennaio, a Milanello, la margherita è già stata aperta. E ogni petalo racconta una storia diversa.

