Napoli, vittoria di forza e carattere: la Fiorentina si arrende 3-1 al Franchi

Conte si prende la scena con un Napoli aggressivo e concreto: De Bruyne illumina, Hojlund ritrova il gol e Beukema completa la festa. Ranieri salva l’onore viola.

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Non era una partita come le altre. Al Franchi di Firenze si misuravano due squadre con ambizioni diverse, ma entrambe a caccia di conferme. E il verdetto è stato netto: il Napoli di Antonio Conte ha imposto il proprio ritmo, vincendo con autorità e dimostrando di avere già una precisa identità.

Dopo appena sei minuti, Anguissa si è guadagnato il rigore che Kevin De Bruyne ha trasformato con la freddezza dei leader. Una manciata di minuti più tardi, Rasmus Hojlund ha colpito in profondità, ritrovando il gol in Serie A dopo oltre due anni. Due colpi micidiali che hanno tramortito la Fiorentina e messo subito la gara sui binari azzurri.

Hojlund ritrova il sorriso

Il ritorno al gol del centravanti danese non è solo una statistica, ma un segnale importante per l’attacco partenopeo. Hojlund ha saputo mettere a frutto il lavoro sporco, i movimenti senza palla e la fiducia di Conte. La sua rete è la prova di una rinascita, attesa e cercata, che potrebbe cambiare il suo peso all’interno della rosa.

Beukema, gol da difensore goleador

A inizio ripresa è arrivato anche il tris, firmato da Sam Beukema, che ha ribadito in porta un pallone vagante su calcio d’angolo. Un gol che conferma come il Napoli sia pericoloso anche sulle palle inattive, sfruttando la fisicità e la precisione dei suoi uomini.

Fiorentina d’orgoglio, ma troppi limiti

La Fiorentina di Stefano Pioli ha provato a restare in partita, affidandosi all’orgoglio e al sostegno del Franchi. Il gol di Ranieri, arrivato sugli sviluppi di un corner, ha riacceso per qualche minuto le speranze viola. Ma non è bastato. Le difficoltà difensive, la poca incisività degli attaccanti e l’assenza di un leader in mezzo al campo hanno pesato come macigni.

Il dato che emerge con chiarezza è l’impronta di Conte. La sua squadra parte forte, colpisce subito e sa gestire. Non è un Napoli che gioca per il possesso sterile, ma un Napoli che aggredisce, verticalizza e trasforma ogni occasione in un’opportunità concreta. La mentalità del tecnico è già il marchio di fabbrica di questo gruppo.

Il 3-1 di Firenze è molto più di tre punti. È un segnale al campionato, un messaggio a tutte le rivali: il Napoli è solido, ha qualità e soprattutto ha fame. La Fiorentina esce sconfitta ma non ridimensionata, consapevole però di dover crescere molto per competere con questo livello. Per Conte e i suoi, invece, è un altro tassello che consolida ambizioni da protagonista assoluta.

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