Modric guida la Croazia: «Contro il Montenegro sarà dura, ma vogliamo i Mondiali»

Il capitano croato, oggi al Milan, suona la carica prima della sfida di qualificazione: parole su motivazioni, condizione della squadra e il suo ambientamento in rossonero.

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A 39 anni, Luka Modric continua a essere il cuore pulsante della Croazia. Questa sera guiderà la nazionale con la fascia da capitano nella sfida contro il Montenegro, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Una partita che, come sottolineato dallo stesso centrocampista del Milan, non sarà affatto semplice: «L’obiettivo è conquistare sei punti, ma ci aspetta una gara difficile e insidiosa. Dovremo essere al 100% delle nostre capacità».

Modric ha riconosciuto la qualità degli avversari: «Il Montenegro ha talento, con giocatori come Jovetic, Krstovic e Savic. Sarà necessario essere all’altezza del compito».

Tra Nazionale e Milan, la carica di Modric

Ripensando alla vittoria sofferta contro le Isole Far Oer (1-0), Modric ha ammesso che la prestazione non è stata all’altezza: «Non abbiamo giocato la nostra miglior partita. Il campo in sintetico non ha aiutato, ma non cerchiamo scuse. L’importante erano i tre punti».

Il fuoriclasse croato ha ribadito che la priorità resta la qualificazione al Mondiale: «Non serve cercare la bellezza del gioco, conta raggiungere l’obiettivo. Abbiamo imparato dall’esperienza e altre squadre faticheranno su quei campi».

Infine, uno sguardo alla sua nuova avventura in rossonero: «L’inserimento al Milan è stato perfetto. Sono entusiasta del club, dei compagni e dell’allenatore. Si vede che è una società immensa, con un’organizzazione di livello mondiale. Non sarà quella dei grandi risultati degli anni ’90 o 2000, ma resta uno dei club più prestigiosi al mondo». Per Modric, la missione è duplice: trascinare la Croazia verso il Mondiale e diventare punto di riferimento anche nella nuova vita milanese.

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