Fabrizio Romano ha raccontato un retroscena che spiega meglio di qualsiasi numero la scelta di Luka Modric. Sul suo canale YouTube, il giornalista ha rivelato che più di una persona vicina al croato lo aveva invitato a riflettere: un trasferimento al Milan, a 40 anni, senza la certezza della Champions e con un ambiente ancora fragile dopo le difficoltà recenti, poteva sembrare un azzardo. Ma Modric non ha avuto dubbi: ha detto sì ai rossoneri per amore, un sentimento che, come sottolinea Romano, “oggi è raro da trovare”.
Il campione croato non sta dando al Milan soltanto prestazioni di alto livello, ma anche una leadership costante nello spogliatoio. Un punto di riferimento per i compagni, chiamati a crescere accanto a un maestro che conosce l’importanza del club e il peso della sua maglia.
Il Milan di Allegri e Modric
Il campo ha confermato queste parole. A San Siro, contro il Bologna, il Milan ha vinto 1-0 grazie proprio a un gol del suo numero 10. Una rete che racconta tanto: recupero palla, corsa, inserimento e tocco preciso per battere Skorupski. È il primo gol in rossonero di Modric, ma soprattutto il simbolo di una squadra che ha ritrovato solidità e compattezza.
Non tutto però è stato perfetto: la serata è stata macchiata dagli infortuni di Maignan e Pavlovic, usciti entrambi per problemi muscolari che saranno valutati nei prossimi giorni. Ma la mano di Massimiliano Allegri si vede già chiaramente. Il tecnico, arrivato con l’obiettivo di sistemare una difesa che lo scorso anno subiva troppo, ha trasformato il Milan in un gruppo ordinato ed equilibrato. Due partite consecutive senza reti al passivo – Lecce e Bologna – sono il segnale più evidente di questo cambio di rotta.
Il finale ha regalato anche l’ennesimo show di Allegri: espulso per le proteste dopo un rigore negato su Nkunku, ha lasciato il campo infuriato, salvo poi presentarsi davanti alle telecamere con un sorriso. Un segnale preciso: il suo Milan ha acceso i motori, e con Modric al timone può sognare in grande.