Milan, occhi su Zion Suzuki: il portiere del Parma già visto come possibile erede di Maignan

L’interesse rossonero per il giapponese si è acceso durante l’estate dopo le avances del Chelsea per Maignan. Anche il Napoli aveva sondato il terreno, ma le richieste del Parma hanno frenato tutto.

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Il calciomercato non smette mai di regalare intrecci inattesi. L’ultima estate ha visto emergere un nome nuovo e sorprendente: Zion Suzuki, giovane portiere del Parma, finito al centro delle attenzioni di due grandi del calcio italiano. Milan e Napoli hanno infatti valutato il suo profilo, certificando così la crescita di un talento che promette di segnare il futuro tra i pali.

Il Milan e la tentazione Suzuki

L’interesse rossonero è nato da una situazione particolare: l’ombra di una possibile cessione di Mike Maignan, corteggiato dal Chelsea. Un’offerta ufficiale da Londra non ha convinto la dirigenza di via Aldo Rossi, ma ha spinto il nuovo ds Igli Tare e Massimiliano Allegri a guardarsi intorno. In quella lista ristretta di alternative, il nome di Suzuki si è imposto per potenzialità e prospettiva. La trattativa non è mai decollata davvero perché Maignan è rimasto al Milan, ma il fatto stesso che il giapponese sia entrato nei radar rossoneri dice molto sulla stima nei suoi confronti.

Il Napoli e le richieste del Parma

In parallelo, anche il Napoli di Antonio Conte aveva sondato il portiere del Parma come possibile innesto da affiancare ad Alex Meret. La lista azzurra si era ridotta a due nomi: Milinkovic-Savic e proprio Suzuki. Le richieste del club emiliano – tra i 30 e i 40 milioni – unite alla volontà del giocatore di restare titolare al Tardini, hanno però bloccato ogni sviluppo. Conte ha così virato sul serbo, arrivato a fine luglio e subito protagonista per impegno e professionalità.

La storia di Suzuki resta emblematica: un talento che ha già acceso la fantasia di club di prima fascia e che il Parma valuta come un patrimonio tecnico ed economico. Il Milan, pur senza muoversi concretamente, ha annotato il suo nome per il futuro; il Napoli ha preferito un’altra strada. Ma la parabola del giapponese dimostra come in Italia ci sia sempre più spazio per prospetti internazionali capaci di imporsi con qualità e personalità.

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