Milan, pazza idea per la difesa: si punta Thiago Silva

I rossoneri cercano un centrale per gennaio, si sonda il grande ritorno del brasiliano.

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Certi amori, fanno giri immensi e poi ritornano. Ma per intercettarne la traiettoria, occorre muoversi in anticipo. È quello che starebbe pensando di fare il Milan, tentato da una pazza idea di mercato. La dirigenza di Via Aldo Rossi, convinta a regalare a Massimiliano Allegri un rinforzo per la sua retroguardia, sta considerando l’opportunità di riportare in Italia Thiago Silva, già ministro della difesa rossonera tra il 2009 e il 2012.

L’indiscrezione di mercato

A lanciare l’indiscrezione è La Repubblica, che sottolinea quanto il brasiliano sia ancora oggi considerato un giocatore di primo piano. Non solo, le sue 41 primavere non rappresenterebbero un ostacolo all’operazione, ma, anzi, un timbro sull’esperienza del giocatore, dote gradita per dare stabilità a un reparto arretrato che a volte dà la sensazione di dover crescere. Il Milan cerca una riserva di Gabbia e sembra propenso a mettere in discussione la posizione di Odogu, giovane oggetto misterioso dello scorso calciomercato. Una partenza di quest’ultimo aprirebbe lo spazio per Thiago Silva, che verrebbe tesserato come unico extracomunitario della rosa.

41 anni ma ancora al top della forma

Le statistiche di Thiago Silva raccontano di un giocatore integro che è ancora un punto di riferimento per la Fluminense: nella stagione in corso ha totalizzato 22 presenze, di cui 21 da titolare. Il contratto con il club di Rio de Janeiro scade a giugno 2026, ma il campionato brasiliano termina il prossimo 21 dicembre. Ergo, già prima di fine anno, il difensore sarà libero di valutare proposte per il suo futuro. Tra queste, il ritorno in rossonero potrebbe fare breccia nel suo cuore, considerato il rapporto che il ragazzo ha sempre avuto con il mondo milanista.

La prima volta al Milan e lo scudetto

Innegabilmente, l’ingaggio di Thiago Silva riporterebbe la mente a tempi lontani: era il dicembre 2008 quando il brasiliano varcò i cancelli di Milanello per la prima volta. Ad attenderlo, sei mesi di apprendistato agli ordini dei senatori del gruppo capitanato da Maldini: allenamenti duri e nessuna partita, anche perché quel Milan aveva esaurito gli slot da extracomunitario per poterlo inserire in lista. Dall’esordio di dieci mesi dopo, Thiago non avrebbe più lasciato il centro della difesa del Diavolo: 119 presenze in tre stagioni e un ruolo determinante nella cavalcata scudetto del 2011. Di quella squadra ritroverebbe oggi l’amico Ibrahimovic, seppur in veste di dirigente.

Un ritorno romantico, ma non solo

Sono passati tredici anni dall’addio di Thiago Silva al Milan: era l’estate 2012, quella della recessione tecnica in cui il brasiliano seguì Ibra al Paris Saint Germain. Le fasi migliori della sua carriera se le sono spartite i parigini e il Chelsea, ma Thiago ha sempre avuto attenzioni e pensieri affettuosi per il suo Milan: lo dimostrano anche le dichiarazioni della scorsa estate, quando, subito dopo aver eliminato l’Inter dal Mondiale per Club, ha ammesso di aver provato emozioni da derby. Il suo ritorno avrebbe una valenza tecnica ma pure romantica, sulla scia di altri grandi come back della storia del Milan, da Kakà a Ibrahimovic, passando per Gullit e Shevchenko. Operazioni non sempre fortunate sul campo, ma che hanno permesso di chiudere un cerchio col destino. E Thiago potrebbe essere il prossimo.

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