Milan, monte ingaggi in crescita: +10% dopo la rivoluzione di mercato

Il monte ingaggi del Milan cresce del 10%: Tare e Allegri hanno ridisegnato la rosa con arrivi di qualità e cessioni eccellenti.

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Il Milan ha chiuso un’estate di profonda trasformazione, con una campagna acquisti che ha cambiato volto alla rosa e alzato inevitabilmente il peso sul bilancio. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il monte ingaggi 2025/26 è cresciuto di circa il 10% rispetto alla passata stagione, con il via libera arrivato dall’amministratore delegato Giorgio Furlani. Una scelta che segna un’inversione rispetto al recente passato, quando la società aveva mantenuto grande attenzione ai costi salariali.

La strategia del nuovo direttore sportivo Igli Tare, in sinergia con Massimiliano Allegri, è stata chiara: ridurre la rosa, non impegnata in Europa, ma alzare la qualità dei singoli, anche a costo di investire di più sugli stipendi.

I nuovi arrivi che pesano sul monte ingaggi

Il mercato ha portato rinforzi in ogni reparto. A centrocampo spiccano Samuele Ricci, Ardon Jashari e soprattutto il clamoroso colpo Luka Modric, arrivato a parametro zero. Non meno importante l’ingaggio di Adrien Rabiot, elemento di esperienza e qualità per la mediana.

In difesa sono arrivati Pervis Estupiñán, Koni De Winter, Zachary Athekame e David Odogu, mentre in attacco la scommessa principale è Christopher Nkunku, acquistato dal Chelsea per 42 milioni di euro. In porta, infine, è stato aggiunto Pietro Terracciano come profilo d’esperienza.

Le cessioni eccellenti

Per finanziare la rivoluzione, il Milan ha detto addio a nomi pesanti. Theo Hernandez è volato in Arabia all’Al-Hilal, Pierre Kalulu si è trasferito alla Juventus, mentre Malick Thiaw e Emerson Royal hanno preso la via dell’estero. A centrocampo hanno salutato Tijjani Reijnders (Manchester City) e Yunus Musah (in prestito all’Atalanta).

Il reparto offensivo è stato rivoluzionato: via Noah Okafor (Leeds), Samuel Chukwueze (Fulham), Luka Jovic e soprattutto Álvaro Morata, approdato al Como. Anche il talento Francesco Camarda ha lasciato Milanello, in prestito al Lecce.

La dirigenza ha scelto di puntare su un gruppo meno numeroso ma più competitivo, accettando l’aumento del monte stipendi. Ora tocca ad Allegri trasformare sul campo questo investimento in risultati, per riportare il Milan al vertice del calcio italiano.

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