Milan, l’occasione Christensen: il difensore che può alzare subito il livello

Dopo l’arrivo di De Winter, il Milan può completare la difesa con Christensen: esperienza, leadership e opportunità economica.

2 Min Read

L’arrivo di Koni De Winter dal Genoa ha rinforzato la retroguardia rossonera, ma non ha spento del tutto il dibattito interno sul mercato difensivo. L’operazione, costata circa 20 milioni di euro – la metà di quanto incassato per la cessione di Malick Thiaw al Newcastle – ha convinto la dirigenza a chiudere la porta a un altro investimento pesante per Giovanni Leoni, gioiello del Parma finito poi al Liverpool per 35 milioni. Una scelta dettata anche dallo sforamento del budget standard da 20 milioni già destinato ad Ardon Jashari.

Un reparto che può crescere ancora

Con De Winter, Pavlovic e i rientri in gruppo, il pacchetto arretrato sembra numericamente coperto. Eppure, se Massimiliano Allegri decidesse di proseguire con la difesa a tre, servirebbe un profilo capace di dare leadership e solidità immediata. Un giocatore di esperienza internazionale, con attenzione ai dettagli e capacità di guidare i compagni nei momenti chiave: qualità che il Milan non ha più ritrovato dopo l’addio di Simon Kjaer.

Christensen, il profilo perfetto

Proprio in Danimarca Kjaer ha condiviso il reparto con Andreas Christensen, oggi in uscita dal Barcellona. Il contratto del centrale scade a giugno 2026 e i blaugrana, in ottica di alleggerimento del monte ingaggi e di bilancio, sarebbero disposti ad ascoltare offerte anche inferiori al suo reale valore di mercato. Ex Chelsea, pilastro della Nazionale danese e interprete ideale sia come perno di una difesa a tre che come centrale in una linea a quattro, Christensen rappresenta una rara occasione per alzare subito il livello senza attendere progetti a lungo termine.

Un’occasione da non perdere

La sensazione è che il Milan abbia davanti una finestra di mercato favorevole: un difensore di caratura internazionale, con esperienza in Champions League e campionati di vertice, pronto a inserirsi in un gruppo che punta a tornare competitivo in Italia e in Europa. L’opportunità è lì, sul tavolo. La domanda è semplice: cosa aspettare?

Nessun commento