La malasorte continua ad abitare a Milanello, e questa volta ha bussato alla porta di uno dei giocatori più preziosi di Massimiliano Allegri. Nella rifinitura di ieri, Ruben Loftus-Cheek ha accusato un affaticamento muscolare che lo costringerà a saltare la sfida di questa sera contro la Fiorentina. L’inglese non sarà neppure in panchina: una rinuncia pesante, che si aggiunge a un elenco di assenze ormai degno di un reparto d’ospedale.
Perché il Milan, in questo momento, non è solo una squadra in emergenza: è un mosaico da ricomporre a ogni partita. Oltre a Rabiot, Pulisic, Estupiñán e Jashari, ora anche Loftus-Cheek finisce ai box, privando Allegri di una delle sue armi più duttili. Un colpo improvviso, arrivato a poche ore da un match che già si presentava delicatissimo, e che obbliga il tecnico toscano a rivedere in extremis la formazione.
Emergenza totale: Allegri si affida a Saelemaekers e Athekame
Con l’inglese fuori causa, la coperta del Milan si fa ancora più corta. Allegri dovrà affidarsi alla corsa e alla duttilità di Alexis Saelemaekers, pronto a ricoprire un ruolo inedito da trequartista alle spalle di Rafael Leao. Il belga, recuperato in extremis, diventa così una pedina fondamentale nello scacchiere rossonero: meno fantasia, forse, ma più equilibrio e sacrificio.
Sulla fascia destra, invece, l’occasione della vita toccherà a Zachary Athekame, il giovane che finora aveva visto il campo solo a sprazzi e che ora sarà chiamato a una prova di maturità in una serata da tutto esaurito a San Siro. Allegri si affida alla fame e alla generosità dei suoi uomini, nella speranza che l’entusiasmo dei giovani possa compensare l’esperienza degli assenti.
La sensazione è che questa emergenza, oltre a essere una sfida tattica, sia diventata ormai una prova di carattere. Il Milan ha imparato a convivere con la sfortuna, ma contro la Fiorentina servirà qualcosa in più: orgoglio, adattamento e una dose di follia. Perché in certe notti, le vittorie più belle nascono proprio dai momenti più difficili.