Il talento di Santiago Gimenez non è in discussione. Lo ha dimostrato ancora una volta con la maglia del Messico, segnando un gol straordinario contro la Corea del Sud: un sinistro potente e preciso sotto l’incrocio, arrivato allo scadere. Una rete che ha acceso l’entusiasmo della sua Nazionale e che in casa Milan riapre una domanda inevitabile: quando arriverà la svolta anche in rossonero?
Il club lo ha acquistato lo scorso gennaio con un investimento importante, convinto del suo potenziale. Ora serve tempo, fiducia e continuità. Gimenez non è un giocatore da archiviare troppo in fretta: la sua storia con il Milan è ancora tutta da scrivere.
Un talento che va ritrovato
La sua prova contro il Lecce è stata significativa: tanto sacrificio, una rete annullata per questione di centimetri e un gol mancato di poco nel finale di primo tempo. Segnali di crescita che, sommati alla sua voglia di lottare in campo, fanno pensare a un attaccante che non si arrende. Domenica al Meazza arriverà il Bologna, squadra contro cui l’attaccante messicano aveva firmato la sua ultima doppietta in Serie A: un incrocio che profuma di destino.
Allegri e la gestione da costruire
Il rapporto con Massimiliano Allegri resta il nodo centrale. Inserirsi nei meccanismi di un allenatore esigente non è mai semplice, soprattutto per chi arriva a preparazione già avviata. Gimenez, soprannominato “Bebote”, deve ancora trovare la miglior condizione e una collocazione tattica stabile, ma la sensazione è che il tempo giochi a suo favore.
A complicare il quadro ci sono state anche le dichiarazioni di Igli Tare, che prima di Lecce-Milan aveva lasciato intendere qualche dubbio sull’investimento. Gimenez però sa di dover parlare solo con i fatti: i gol. L’attaccante vuole riconquistare spazio e fiducia, ed è rimasto in estate proprio con l’obiettivo di imporsi in maglia rossonera. Non sarà facile, ma il suo percorso a Milano può ancora cambiare direzione.