Un fulmine a ciel sereno scuote la vigilia della Fiorentina. La FIGC ha ufficializzato nelle ultime ore l’indisponibilità di Moise Kean per la sfida dell’Italia contro Israele, a causa di un problema alla caviglia destra rimediato nella precedente partita con l’Estonia. Gli esami strumentali effettuati a Coverciano hanno escluso lesioni gravi, ma hanno confermato che il giocatore non ha ancora recuperato pienamente, motivo per cui è stato rimandato a Firenze per proseguire le cure con lo staff medico viola.
Il comunicato federale parla chiaro: “Gli esami hanno accertato che l’attaccante della Fiorentina non ha pienamente recuperato e non è quindi a disposizione per la partita con Israele”. Una frase che lascia pochi margini di ottimismo in vista del big match di domenica sera contro il Milan, in programma a San Siro alle 20:45.
Presenza in dubbio: Pioli e lo staff scelgono la via della prudenza
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, le speranze di vedere Kean in campo contro i rossoneri sono ridotte al minimo. La priorità resta evitare rischi inutili di ricaduta, soprattutto considerando che la stagione è ancora lunga e la Fiorentina non può permettersi di perdere il suo uomo simbolo per un periodo prolungato.
L’ex attaccante della Juventus è già stato sottoposto a un programma specifico di fisioterapia e monitoraggio quotidiano, ma i tempi di recupero restano incerti. La caviglia, parte delicata per un calciatore esplosivo come Kean, non sarà forzata: la linea scelta da Stefano Pioli è quella della massima cautela.
Le alternative: Dzeko o Piccoli per guidare l’attacco
L’assenza di Kean, uno dei giocatori più in forma del momento, costringe il tecnico viola a ridisegnare il reparto offensivo. In pole per sostituirlo ci sono Edin Dzeko e Roberto Piccoli, due profili diversi ma entrambi pronti a raccogliere la sfida.
Il bosniaco, con la sua esperienza e la capacità di far salire la squadra, rappresenta la soluzione più sicura: un centravanti che conosce alla perfezione le grandi sfide e garantisce presenza fisica in area. Dall’altra parte, Piccoli offre freschezza, dinamismo e un pressing più continuo, qualità che potrebbero servire contro un Milan aggressivo e abile nel gioco in transizione.
San Siro a rischio, ma stagione da protagonista
Per Kean, la partita contro il Milan rischia seriamente di sfumare, ma la Fiorentina non vuole fasciarsi la testa. La sensazione è che l’attaccante possa rientrare già entro fine ottobre, una volta risolta del tutto la fastidiosa infiammazione alla caviglia.
Nel frattempo, Pioli prepara le contromosse: senza il suo terminale offensivo più incisivo, dovrà trovare nuovi equilibri offensivi per non perdere peso in avanti. Il forfait del numero 9, tuttavia, rappresenta un vantaggio per il Milan, già alle prese con le proprie emergenze ma desideroso di sfruttare l’occasione.
Per la Fiorentina, invece, è tempo di resistere e attendere. Kean resta il punto di riferimento del progetto viola, e la sua condizione sarà seguita giorno per giorno con la speranza di riaverlo al meglio nel prossimo ciclo di partite.