Milan-Como in Australia, svelate cifre e premi: 12 milioni di investimento e ripartizione record per i club. Una prima volta storica per la Serie A

L’Australia ospiterà l’evento che cambierà la storia del calcio italiano. Premi milionari, marketing globale e una sfida logistica per il Milan di Allegri e Tare.

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Il calcio italiano entra in una nuova era. Per la prima volta nella storia, una partita di Serie A si disputerà fuori dall’Europa. Il match tra Milan e Como, valido per la ventiquattresima giornata di campionato, si giocherà a Perth, in Australia, nel febbraio 2026. La decisione, resa ufficiale dopo il via libera della UEFA, nasce dall’indisponibilità dello stadio Giuseppe Meazza, che in quei mesi sarà occupato dal Comitato Olimpico per le attività legate alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.

Ma dietro questa necessità logistica si nasconde un’operazione molto più ampia: un progetto di espansione internazionale della Serie A, pensato per proiettare il campionato italiano su mercati finora poco esplorati e potenzialmente decisivi per la crescita economica e mediatica del movimento. Una sfida che unisce campo e business, tradizione e modernità.

L’impatto economico e i premi per i club

Secondo un’analisi di Calcio&Finanza, l’accordo con le autorità australiane porterà un investimento complessivo di circa 12 milioni di euro, una cifra che segna un punto di svolta nella gestione economica delle gare di campionato. Tuttavia, da questa somma saranno detratti i costi organizzativi, a carico della Lega Serie A, tra cui le spese di trasferta per le due squadre, la logistica, la sicurezza e la produzione televisiva dell’evento.

La cifra netta che rimarrà da distribuire tra i club si aggirerà tra gli 8 e i 9 milioni di euro, da ripartire in modo differenziato:

  • Il Milan riceverà la quota più alta, in quanto squadra “di casa” e costretta a rinunciare agli incassi del Meazza.
  • Il Como, protagonista a pieno titolo di questo storico appuntamento, incasserà un premio importante, seppur inferiore rispetto a quello dei rossoneri.
  • Un gettone simbolico sarà riconosciuto anche alle altre 18 società di Serie A, che hanno espresso voto favorevole alla disputa della partita all’estero.

Una formula che, oltre a premiare le due protagoniste, consolida l’idea di un campionato unitario e coeso nelle scelte strategiche.

Il Milan tra espansione globale e disciplina tattica

Per il Milan di Massimiliano Allegri, l’evento rappresenta molto più di una semplice trasferta: è una vetrina mondiale. L’Amministratore Delegato Giorgio Furlani ha spinto con forza per la realizzazione dell’iniziativa, convinto che l’operazione possa rafforzare il brand rossonero in un mercato come quello australiano, caratterizzato da un pubblico in crescita e da una solida comunità italiana.

Sul fronte sportivo, invece, la sfida sarà tutta in mano ad Allegri. L’allenatore livornese dovrà gestire una trasferta intercontinentale nel cuore della stagione, con tutte le complessità legate al fuso orario, ai tempi di recupero e alla tenuta fisica dei giocatori. La solidità tattica e la disciplina mentale imposte dal tecnico saranno decisive per evitare che la parentesi australiana pesi sulla corsa Scudetto.

Tare e la costruzione di un Milan competitivo

Parallelamente, il direttore sportivo Igli Tare continua a lavorare sul doppio binario: da un lato la gestione quotidiana della rosa, con dossier caldi come il rinnovo di Fikayo Tomori e la questione Leão, dall’altro la visione a medio termine che passa da un equilibrio tra sostenibilità economica e competitività sportiva.

La trasferta in Australia, in questo senso, sarà anche un banco di prova per il nuovo corso rossonero: una squadra solida, internazionale, capace di gestire la pressione del business e le esigenze del campo.

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