La prima fotografia è incoraggiante. Il Milan senza centravanti schierato da Massimiliano Allegri nel derby ha dato risposte migliori del previsto, soprattutto perché la partita, risolta dalla zampata di Pulisic, si prestava al gioco verticale e alle ripartenze. Ma allargando lo sguardo oltre la notte di San Siro, il tema è più complesso: Leao e Pulisic possono essere una coppia stabile, oppure sono un’arma situazionale? E quanto peserà il rientro di Gimenez, ormai vicino?
La prova derby: superata, ma non definitiva
Il piano di Allegri era chiaro: blocco basso, attesa e ripartenze rapide. Dentro questo contesto, Leao e Pulisic hanno trovato i corridoi in cui sono più letali. Il portoghese ha giocato da “9” atipico per tutta la gara, muovendosi verso sinistra ma occupando più spesso il centro dell’area; l’americano, invece, ha avuto una libertà assoluta di movimento, finendo per essere decisivo proprio grazie ai suoi inserimenti.
Pur con margini di crescita evidenti – i due si sono cercati poco e hanno dialogato meno di quanto Allegri immaginasse – l’esperimento ha funzionato.

Leao da centravanti: una novità vera
Per la prima volta Leao ha interpretato fino in fondo il ruolo di riferimento offensivo: meno dribbling larghi, più sponde, più duelli spalle alla porta. Non è il suo habitat naturale, ma nel derby ha dato segnali incoraggianti. Resta però una domanda inevitabile: contro difese chiuse, senza campo da attaccare, quanto può incidere?
Una coppia micidiale… ma solo in un certo tipo di partita
La velocità del duo ha fatto la differenza contro l’Inter, ma il Milan non potrà sempre contare sul contesto ideale. In match dove sarà costretto a costruire gioco, mantenere il possesso e spezzare difese basse, l’assenza di una vera punta rischia di limitare la pericolosità offensiva. Ed è qui che entra in scena il rientro più atteso.

Gimenez torna: Allegri ritrova l’uomo che può cambiare l’attacco
Il messicano, ai box da inizio novembre per un problema alla caviglia, è pronto a rientrare e dovrebbe tornare tra i convocati contro la Lazio. Il suo bilancio resta negativo, zero reti in campionato e una sola in Coppa Italia, ma le sue caratteristiche sono esclusive: fisicità, presenza in area, gioco spalle alla porta. Qualità che né Leao né Pulisic possiedono davvero.
È probabile che Allegri decida di puntare sul messicano proprio nelle partite dove il Milan dovrà manovrare a lungo. Non tanto per i numeri (finora deludenti), quanto per ciò che aggiunge al sistema: una soluzione per scardinare blocchi bassi e dare peso all’area.
Una soluzione per ogni partita
Il derby ha detto che Leao-Pulisic è un’opzione valida, da usare soprattutto quando la gara nasce per colpire in velocità. Ma la stagione è lunga e varia: il rientro di Gimenez riapre scenari tattici che Allegri non ha mai realmente chiuso. L’esperimento è vivo e può evolvere, ma ora il Milan ritrova il suo centravanti. E da qui ricomincia il vero bivio.

