Mercato Milan, Vlahovic apre ai rossoneri ma Furlani frena: il futuro del bomber resta in bilico

Il serbo avrebbe già dato l’ok a un trasferimento a Milano, ma il nodo economico rischia di bloccare ogni scenario. Allegri lo vuole, la dirigenza prende tempo.

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La suggestione di mercato che agita le ultime giornate di agosto arriva direttamente dall’asse Milano-Torino: Dusan Vlahovic avrebbe detto sì al Milan, pronto a indossare la maglia rossonera in caso di accordo con la Juventus. La rivelazione porta la firma di Nicolò Schira e ha subito scatenato dibattiti e reazioni, perché un’operazione del genere cambierebbe radicalmente gli equilibri del campionato.

Il centravanti serbo, classe 2000, avrebbe manifestato disponibilità a legarsi al club di via Aldo Rossi fino al 2030. Un contratto lungo e pesante, con base fissa da 6-7 milioni di euro netti a stagione più bonus, che lo trasformerebbe in uno dei giocatori più pagati della rosa. L’idea di Allegri, tornato a guidare il Milan, è chiara: Vlahovic deve essere il leader offensivo del suo nuovo progetto tecnico, il riferimento attorno al quale costruire un attacco di livello europeo.

Il ruolo di Allegri e la posizione della Juve

La stima tra tecnico e attaccante non è mai stata un mistero. Allegri ha valorizzato Vlahovic nei suoi anni a Torino e oggi lo considera la prima scelta per la sua nuova avventura in rossonero. Al fianco del livornese, anche Igli Tare – nuovo direttore sportivo – spinge per l’operazione, convinto che il serbo sia il profilo ideale per alzare subito l’asticella.

Il problema, però, resta l’accordo con la Juventus. I bianconeri valutano il loro numero 9 una cifra molto elevata, ben oltre i cinquanta milioni, consapevoli sia della giovane età del giocatore sia della scadenza del contratto fissata al 2026. Senza uno sconto significativo, l’affare resta complesso.

Il freno di Furlani

E qui entra in scena Giorgio Furlani, amministratore delegato e uomo chiave nelle strategie economiche rossonere. È lui a frenare l’entusiasmo di Allegri e Tare, considerato che la sostenibilità finanziaria resta il pilastro della linea societaria. Per Furlani l’operazione è rischiosa, troppo onerosa per i parametri del Milan di oggi. Non è solo questione di ingaggio, ma soprattutto di cartellino: la Juventus non intende svendere e le cifre diventano rapidamente proibitive.

Lo scenario attuale parla dunque di fase di stallo. Da una parte c’è un allenatore che spinge con forza per avere il suo pupillo e un calciatore che avrebbe già aperto alla nuova destinazione. Dall’altra, la prudenza del management, che negli ultimi anni ha preferito scelte oculate senza cedere alla tentazione di colpi economicamente insostenibili.

Il mercato offre ancora settimane di trattative e ribaltoni, ma il futuro di Vlahovic sembra dipendere da un braccio di ferro interno al Milan: ascoltare le ambizioni di Allegri o seguire la linea di rigore imposta da Furlani. Il verdetto arriverà presto, e potrebbe cambiare il destino dell’intera stagione rossonera.

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