Il Milan continua a costruire certezze sulle parate di Mike Maignan, che contro il Bari ha raggiunto un risultato di assoluto prestigio: il 60° clean sheet con la maglia rossonera in tutte le competizioni. La vittoria per 2-0 in Coppa Italia non ha solo regalato la qualificazione, ma ha consegnato al capitano un primato che conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, la sua centralità nel progetto tecnico.
Un leader silenzioso ma decisivo
Dalla sua prima partita a San Siro, Maignan ha dimostrato di non essere soltanto un portiere di altissimo livello, ma anche un punto di riferimento emotivo e tattico per la squadra. Con personalità e freddezza, ha saputo raccogliere la pesante eredità di Gianluigi Donnarumma, imponendosi come uno dei migliori estremi difensori in circolazione. Le sue uscite precise, la capacità di leggere le situazioni di gioco e l’abilità nel comunicare con la retroguardia lo hanno reso un vero e proprio pilastro della difesa del Diavolo.
Un record che racconta la forza del gruppo
Arrivare a 60 partite senza subire gol in poco più di tre stagioni è un dato che non si spiega solo con il talento individuale, ma con l’intero lavoro collettivo della squadra. Il Milan, guidato da Massimiliano Allegri, ha saputo costruire una solidità difensiva che trova in Maignan il suo terminale più autorevole. Anche contro il Bari, le sue parate nei momenti chiave hanno permesso di blindare il risultato, regalando sicurezza e fiducia a tutto il gruppo.
Per i rossoneri, questo record è più di un numero: è la conferma di avere in rosa un portiere che può fare la differenza in Italia e in Europa. E per Maignan, è l’ennesimo passo di una carriera che sembra destinata a lasciare un segno indelebile nella storia del club.