Dopo un’estate di silenzio, la Curva Sud Milano ha diffuso un comunicato alla vigilia dell’inizio della stagione, chiarendo la propria posizione in merito alla presenza a San Siro. Il testo, pubblicato sui canali social del gruppo, denuncia una serie di restrizioni e divieti che, secondo i tifosi, rendono impossibile organizzare il tifo come negli anni passati.
Striscioni vietati e “liste nere”
Nel documento, la Curva lamenta la mancanza di risposte sui nuovi striscioni e il divieto per quasi tutti quelli storici. Inoltre, viene denunciata l’esistenza di una blacklist che vieterebbe l’abbonamento al secondo anello blu a diversi membri storici, inclusi vocalist, responsabili delle coreografie, tamburini e persino familiari, pur consentendo loro di acquistare biglietti singoli per lo stesso settore.
Secondo il comunicato, l’inserimento nella lista sarebbe avvenuto anche per aver espresso opinioni critiche verso la società durante manifestazioni pacifiche e autorizzate.
“Condizioni inaccettabili”
Per il gruppo organizzato, “nel regime autoritario imposto a San Siro” non esistono le condizioni minime per sostenere la squadra come avvenuto per decenni. Il messaggio si chiude con un rammarico verso allenatore e calciatori, definiti “vittime sacrificali” di una “repressione cieca, ingiustificata e senza logica”, e con un amaro saluto: “Buon teatro a tutti”.