Doppio compleanno tra le “legends” del Milan. Gli ex terzini Dario Simic e Ignazio Abate festeggiano in queste ore e il club li ha celebrati sui propri canali social. Giocatori che, oltre alla posizione in campo, condividono l’aver partecipato con impegno a molte delle ultime grandi vittorie della società rossonera, ritagliandosi talvolta un ruolo da protagonista.
Dario Simic e quell’esordio da favola
Dario Simic arriva al Milan nell’estate 2002, quella caratterizzata dal doppio scambio di mercato con l’Inter: Seedorf per Coco, e il terzino croato per il mai apprezzato Umit Duvala. Il rendimento altalenante di Simic in maglia nerazzurra, dopo le ottime stagioni alla Dinamo Zagabria, circonda di perplessità il suo arrivo a Milanello, ma mister Ancelotti non ci pensa troppo a farne il titolare della fascia destra nella difesa a quattro. La stagione d’esordio in rossonero coincide con il punto più alto della sua esperienza in rossonero: Simic gioca con continuità e a fine stagione alza al cielo la Champions League.
Le difficoltà e l’addio silenzioso nel 2008
Nelle annate successive, le presenze in campo del croato calano drasticamente anche a causa dell’acquisto di Cafù, tanto da rendere Simic poco più di un comprimario nella conquista dei nuovi trofei, dallo scudetto 2004 ai trionfi internazionali di tre anni dopo. La parentesi milanista di Simic arriva quindi a conclusione nell’estate 2008, quando il club lo lascia partire con destinazione Monaco. “Il Principe Guerriero”, come veniva chiamato all’epoca, lascia in eredità 129 presenze e 1 gol in 6 stagioni, oltre al dubbio che qualcosa si sia guastato proprio sul più bello. Una sensazione applicabile, in fin dei conti, all’intera carriera.
Ignazio Abate, milanista nonostante tutto
Di Ignazio Abate, prima ancora delle 11 stagioni donate alla causa rossonera, va ricordata la sua essenza di milanista di titanio. Di questa passione, sbocciata probabilmente grazie alla lunga trafila nel settore giovanile rossonero, Ignazio ne ha sempre fatto la propria stella polare, anche nei momenti più difficili della carriera. Gli anni successivi a quello del debutto in prima squadra, il 3 dicembre 2003, sono infatti caratterizzati da una lunga gavetta lontano da Milanello, prima che nell’estate 2009 si materializzi il ritorno definitivo al Milan.
La Supercoppa alzata da Capitano e un filo che non si spezza
È l’inizio di una nuova storia: Abate si mette subito a disposizione di mister Leonardo che lo “inventa” terzino destro. Una buona stagione per prendere le misure di San Siro, prima di disputarne una straordinaria agli ordini di Massimiliano Allegri: Ignazio si consacra a titolare fisso ed è decisivo nella vittoria dello scudetto. Negli anni successivi, con la squadra in progressivo decadimento, Abate diventa leader e talvolta capitano. La Supercoppa del 2016, alzata al cielo di Doha, rimane l’istantanea più luminosa di una carriera donata al Diavolo con amore e professionalità. E chissà che un domani non possa riprendere il filo.

