L’eco delle voci dall’Inghilterra si è spenta bruscamente. Jean-Philippe Mateta, nome rimbalzato con forza nelle scorse settimane come primo obiettivo del Milan per gennaio, non vestirà rossonero. A chiarirlo, con la solita precisione, è stato Carlo Pellegatti tramite il suo canale YouTube: il giornalista ha contattato direttamente le sue fonti interne al club e la risposta è stata netta.
Il Crystal Palace avrebbe già respinto offerte tra 45 e 50 milioni di euro, cifre che il Milan non ha alcuna intenzione di mettere sul tavolo nella sessione invernale. Un investimento di quelle proporzioni, spiega Pellegatti, è fuori dalla logica sostenibile della società. «Mi hanno detto che è impossibile. Se poi mi smentiranno, sarò il più felice del mondo», ha aggiunto, invitando i tifosi a evitare illusioni.
Il Milan cambia direzione: Pellegrino diventa un nome credibile
Archiviata la pista Mateta, il Milan guarda altrove. E qui spunta un nome che da settimane circola negli ambienti rossoneri: Pellegrino, attaccante del Parma, classe 2003, che in questa stagione sta attirando consensi unanimi.
Fisico, potenza, capacità di attaccare la profondità e margini di crescita ancora amplissimi: il profilo è molto diverso da quello del francese del Palace, ma incarna alla perfezione il tipo di investimento che il Milan è disposto a fare. La valutazione? Tra i 20 e i 25 milioni di euro, molto più in linea con la politica del club.
Una candidatura che, rivela Pellegatti, non si limita al passaparola degli addetti ai lavori: anche Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, avrebbe espresso apprezzamento per il giocatore, segno di quanto sia considerato un talento in rampa di lancio.
Un’idea concreta per gennaio
Il Milan osserva, valuta e prepara le strategie per un attacco che ha bisogno di energie fresche e di un progetto a medio-lungo termine. Pellegrino risponde a tutti questi requisiti e, a oggi, è il nome più realistico per gennaio.
Se Mateta era un sogno costoso, il talento del Parma rappresenta un’opportunità concreta. E dalle parti di Milanello lo sanno bene.
