La non convocazione di Rasmus Hojlund nella sfida tra Manchester United e Arsenal ha scosso l’ambiente inglese e rilanciato le speranze del Milan. La scelta tecnica, frutto di una decisione condivisa con la dirigenza dei Red Devils, conferma che il danese non rientra più nel nuovo progetto, dove trovano spazio i volti freschi di Sesko, Mbeumo e Cunha. Un segnale forte che apre la porta a un addio ormai inevitabile.
Il Milan pronto a cogliere l’occasione
Per il club rossonero, che da settimane segue da vicino l’evoluzione della situazione, l’occasione è ghiottissima. Hojlund aveva inizialmente ribadito la volontà di restare a Manchester, ma la mancata convocazione lo ha spinto a rivedere le proprie certezze. Il dialogo tra il suo entourage e la dirigenza dello United ha preparato il terreno per un’uscita che ora sembra più probabile. Igli Tare e Giorgio Furlani stanno monitorando da vicino la vicenda, consapevoli che l’attaccante vuole garanzie tecniche e un ruolo centrale nel progetto.
Il nuovo allenatore rossonero, Massimiliano Allegri, avrebbe già rassicurato il giocatore sul suo impiego da protagonista. Una pedina fondamentale nello scacchiere del Milan, pronto a costruire attorno a lui l’attacco del futuro.
Le cifre della trattativa
Resta da sciogliere il nodo economico. Il Milan valuta l’operazione intorno ai 35 milioni più bonus, mentre lo United parte da una richiesta compresa tra i 45 e i 50 milioni. La distanza non è insormontabile, soprattutto alla luce dell’esclusione tecnica che riduce il potere contrattuale degli inglesi. Possibile uno spiraglio per un prestito oneroso con diritto di riscatto, soluzione gradita al danese che non vuole rischiare di tornare oltre Manica a fine stagione.
Con la spinta del giocatore e il lavoro della dirigenza, il Milan intravede una strada in discesa. Se Hojlund insisterà per il trasferimento, lo United potrebbe abbassare le pretese, favorendo l’accordo. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se il bomber danese diventerà il nuovo volto dell’attacco rossonero.
