A Formello il nome di Ruben Loftus-Cheek non è una semplice suggestione, ma una pista che viene valutata con attenzione. La Lazio osserva con interesse la situazione del centrocampista di proprietà del Milan, considerato da Maurizio Sarri uno dei profili più adatti per completare il suo reparto mediano. Un’idea che nasce da lontano e che oggi potrebbe trovare condizioni più favorevoli per trasformarsi in qualcosa di concreto. Il contesto è chiaro. Da una parte c’è un allenatore che conosce e stima profondamente il giocatore, dall’altra un calciatore che non chiude alla possibilità di tornare a lavorare con il tecnico toscano, dopo l’esperienza positiva vissuta insieme ai tempi del Chelsea. In mezzo, come sempre, ci sono i numeri, i bilanci e le necessarie cessioni.
Perché Sarri lo considera il profilo ideale
Nel sistema di Sarri il ruolo della mezzala è centrale. Serve forza fisica, capacità di accompagnare l’azione, inserimenti offensivi e disciplina tattica. Loftus-Cheek risponde a tutte queste esigenze. È un centrocampista box-to-box moderno, capace di incidere in entrambe le fasi e di garantire quella presenza atletica che oggi manca nella rosa biancoceleste.
Guendouzi offre intensità ma pochi gol, Vecino porta esperienza ma è ormai nella fase finale della carriera, Dele-Bashiru resta un profilo in crescita, ancora acerbo sul piano tecnico. L’inglese del Milan, invece, riassume caratteristiche diverse in un unico giocatore, con un livello di esperienza che gli permetterebbe di essere immediatamente funzionale nel 4-3-3 del Comandante.
Non è un dettaglio. Già durante la sua prima avventura alla Lazio, Sarri aveva indicato Loftus-Cheek come rinforzo ideale in ottica Champions, immaginandolo come un interprete in grado di raccogliere l’eredità tecnica e fisica di Milinković-Savić. Oggi quel desiderio torna d’attualità.
La volontà del giocatore e il tema ingaggio
Un altro fattore che rende l’operazione credibile è la posizione del calciatore. Loftus-Cheek ha aperto al trasferimento, attirato dalla prospettiva di ritrovare Sarri e di avere maggiore centralità nel progetto tecnico. Un’apertura importante, accompagnata dalla disponibilità a rivedere il proprio ingaggio.
Attualmente l’inglese percepisce circa 4 milioni di euro netti a stagione, una cifra che la Lazio non può sostenere nei termini attuali. Tuttavia, la possibilità di spalmare lo stipendio su più annualità rappresenta un margine di manovra concreto. A 28 anni, nonostante qualche problema fisico alle spalle, il centrocampista è convinto di poter garantire ancora diverse stagioni ad alto livello.
Bilanci, cessioni e incastri di mercato
Il vero ostacolo resta economico. Prima di affondare il colpo, la Lazio dovrà attendere la pronuncia della commissione incaricata di valutare i bilanci dei club. Il parametro chiave resta il costo del lavoro allargato in rapporto ai ricavi, un vincolo che in questo momento impone prudenza.
Per creare spazio, il club biancoceleste dovrà cedere alcuni elementi della rosa. Le situazioni di Belahyane, dello stesso Dele-Bashiru e di altri esuberi potrebbero garantire le risorse necessarie per costruire un tesoretto e sedersi al tavolo con il Milan.
L’operazione resta complicata, ma non fuori portata. Sarri spinge, il giocatore non si tira indietro, il Milan ascolta. Tutto dipenderà dalla capacità della Lazio di far quadrare i conti. Se gli incastri economici reggeranno, il sogno potrebbe smettere di essere tale e diventare una trattativa reale.

