Paolo Maldini ospite al Premio Viareggio Sport. Il pensiero sul Milan: “Fatico a parlarne ma…”

L'ex dirigente rossonero torna a parlare dal palco dell'evento viareggino, in cui ha ricevuto un premio alla carriera

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“Una bandiera si vede quando il vento soffia forte”. Recitava così una vecchia campagna abbonamenti dei rossoneri, che scelsero un testimonial a prova di obiezione. Dici Paolo Maldini e intendi Milan: nella buona e nella cattiva sorte, dopo una vittoria o a distanza di quasi tre anni da un allontanamento che, per milioni di tifosi, è ancora una ferita che sanguina. È per questo che le parole dell’ex capitano sulla sua squadra sono sempre cariche d’amore, capaci di dire tutto pur con poco sforzo.

Il premio ritirato a Viareggio

L’ultima apparizione pubblica di Paolo Maldini è stata in occasione della cerimonia del Premio Viareggio Sport, una rassegna ormai giunta alla quarantesima edizione che celebra le personalità sportive più importanti del nostro paese, oltre alle realtà territoriali che si sono distinte nel corso dell’anno. L’ex dirigente milanista ha dunque ritirato il suo premio alla carriera, rilasciando ai microfoni di Tuttomercatoweb.com dichiarazioni sul Milan e non solo.

Il pensiero sul Milan attuale

Dopo un primo giro di convenevoli, l’attenzione di tutti si è spostata sul capire cosa pensa dell’attuale stagione rossonera. “Del Milan faccio sempre un po’ fatica a parlare” – la premessa di Maldini – “però sono contento che ci sia una classifica migliore”. Dalla mimica facciale si capisce perfettamente come Paolo sia ancora scosso dal licenziamento subìto a giugno 2023, quando Gerry Cardinale decise che non c’era più spazio per lui all’interno dei quadri dirigenziali del club.

“Per me c’è solo una squadra”

Da quel giorno, Maldini ha spiegato il suo punto di vista in maniera dettagliata solo in una circostanza, l’intervista rilasciata a La Repubblica. Per il resto, un silenzio che forse vale più di mille parole, poiché riluttante all’idea di alimentare polemiche e speculazioni. Un po’ come quando, con la stessa classe di quando scivolava sul prato di San Siro, rimanda al mittente le voci di un suo presunto coinvolgimento in altre società: “Per me, in Italia e all’estero, c’è solo una squadra. E così sarà”. Che sia così difficile rimanere bandiere nonostante tutto e nonostante i tempi che cambiano? “Ora il calcio è più aperto alle squadre straniere e lo stesso vale per i giocatori. I paragoni però non fanno bene, ognuno deve essere se stesso”.

Il derby e lo scudetto

La chiosa finale, Maldini la riserva alla stretta attualità del campionato. “Il derby sarà equilibrato, è sempre una partita strana: ne abbiamo persi 6-7 di fila e abbiamo vinto il campionato, poi dopo abbiamo ricominciato a vincerli e le cose non sono andate bene. Il derby non determina il risultato finale”. Risultato finale che, secondo lo storico numero 3, per il Milan potrebbe addirittura coincidere con lo scudetto: “Credo che se lo giocheranno Inter, Juve e Napoli. Se il Milan riuscirà a mantenere questa classifica, alla fine quando sei lì ci provi”. Parola di capitano.

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