La sosta per le Nazionali cambia volto a Milanello, ma non ferma i piani di lavoro del Milan. Dodici giocatori rossoneri hanno risposto alle chiamate dei rispettivi commissari tecnici, lasciando il centro sportivo per rappresentare i propri Paesi. Mentre lo staff di Massimiliano Allegri prosegue le sedute con un gruppo ridotto, la dimensione internazionale della rosa sottolinea la profondità e la qualità del progetto tecnico milanista.
Leao guida la pattuglia dei partenti
Tra i nomi più attesi spicca naturalmente quello di Rafael Leao, convocato dal Portogallo per gli impegni di qualificazione. Insieme a lui, partono anche i francesi Mike Maignan e Christopher Nkunku, coppia che rappresenta la nuova ossatura difensiva transalpina. Per il portiere, un’occasione per consolidare il suo status tra i migliori d’Europa; per Nkunku, la possibilità di ritrovare fiducia dopo settimane complicate sotto porta.
Azzurri e belgi protagonisti
In chiave italiana, sono Matteo Gabbia e Samuele Ricci a rispondere alla chiamata del ct, raggiunti in Under 21 da Davide Bartesaghi, difensore classe 2005 che continua a scalare posizioni nel panorama giovanile. Dal Belgio, invece, partono Koni De Winter e Alexis Saelemaekers, entrambi in crescita dopo un avvio di stagione convincente.
Una rosa cosmopolita
Completano la lista dei convocati Strahinja Pavlovic con la Serbia, Luka Modric per la Croazia, lo svizzero Zachary Athekame con l’Under 21 e il talento tedesco David Odogu impegnato con la Germania U20. Una diaspora che, in pochi giorni, sparge i colori rossoneri per l’Europa e oltre.
Allegri e il lavoro a Milanello
Con un gruppo ridotto ma competitivo, Allegri ha scelto di sfruttare la pausa per curare la cohesione tattica e il recupero fisico di chi è rimasto a disposizione. Gli allenamenti saranno calibrati su carichi personalizzati, con l’obiettivo di avere una squadra pronta e brillante alla ripresa.
Il pensiero corre già al derby del 23 novembre, appuntamento chiave per il prosieguo della stagione. L’obiettivo è chiaro: farsi trovare pronti, fisicamente e mentalmente, quando i dodici nazionali torneranno a indossare il rossonero.

