Quella tra Parma e Milan è una rivalità che ha vissuto il proprio apice negli anni 90, con diversi incroci in campo nazionale ed europeo, ma che anche in tempi più recenti ha regalato partite ricche di gol e colpi di scena. Ad esempio, il rocambolesco 5-4 rossonero del 2014, con tanto di portiere infortunato a sostituzioni finite, oppure il 2-0 senza storie con cui i neopromossi ducali ebbero la meglio nella passata stagione. Per risalire all’ultima volta in cui le due formazioni si sono affrontate al Tardini nell’anticipo del sabato sera, tuttavia, occorre riavvolgere di 15 anni il nastro dei ricordi, scoprendo alcune coincidenze che fanno ben sperare per la sfida di quest’oggi.
Il precedente del 2010
Sabato 2 ottobre 2010 era in programma l’anticipo della sesta giornata di Serie A tra il Parma e un Milan in cerca di stabilità. Anche all’epoca si trattava dell’ultima partita prima della sosta per le nazionali. Sulla panchina rossonera sedeva un giovane Massimiliano Allegri, chiamato, come oggi, a dare equilibrio a una formazione strutturalmente sbilanciata in avanti, seppur con interpreti di caratura superiore. In campo, i riflettori erano puntati su Zlatan Ibrahimovic, il primo violino di una squadra che, però, non riusciva a dare continuità ai risultati: nelle prime cinque giornate, erano già stati 7 i punti persi dai rossoneri. Dall’altra parte, il Parma di Pasquale Marino, tradizionalmente un osso duro tra le mura amiche.
L’ultima magia di Pirlo in rossonero
Il canovaccio della partita era chiaro sin dal fischio di inizio: i rossoneri, pur senza eccellere, provavano a prendere il pallino del gioco facendo fraseggiare i propri campioni, lasciando ai padroni di casa qualche sporadica opportunità in contropiede, che Candreva e Crespo non sfruttano a dovere. A spezzare l’equilibrio, una gemma di Pirlo a metà primo tempo: palla condotta fino alla trequarti, posizione dalla quale il regista scaglia un bolide che si infila inesorabilmente sotto l’incrocio dei pali, rendendo nullo l’intervento di Mirante. Ancora oggi, la traiettoria assunta da quel pallone pare incredibile. Un colpo di genio, quello che la storia avrebbe archiviato alla voce “ultima magia con la maglia del Milan” per il Maestro.
Coincidenze che fanno ben sperare
Grazie a quel gol, i rossoneri erano riusciti a portare a casa la vittoria e a conquistare, almeno per una notte, la vetta della classifica. Al termine dell’undicesima giornata di campionato, poi, il Milan si sarebbe confermato davanti a tutti con 23 punti e a fine stagione avrebbe festeggiato la conquista del diciottesimo scudetto della propria storia. Ebbene, divertendosi a fare di conto, è curioso notare come, in caso di vittoria oggi in Emilia, la squadra di Allegri guarderebbe tutti dall’alto a quota 24, regalandosi una pausa serena. Troppo presto per tracciare parallelismi con il passato, sia ben chiaro, ma non per riconoscere che, anche sul piano simbolico, partite come quella di stasera è sempre meglio vincerle.

