Una rivelazione che riporta indietro le lancette del calciomercato e apre un capitolo mai raccontato. Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell’Inter, ha svelato un curioso retroscena durante il Festival dello Sport 2025 organizzato da La Gazzetta dello Sport a Trento. Intervistato al Teatro Sociale, il giocatore armeno ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera, toccando i momenti vissuti tra Bundesliga, Premier League e Serie A, fino ad arrivare al suo attuale percorso nerazzurro.
Nel racconto, però, c’è stato spazio anche per un episodio poco noto, risalente all’estate del 2019, quando Mkhitaryan era ancora all’Arsenal e stava cercando una nuova avventura. Proprio in quella fase, il Milan si era fatto avanti per portarlo in rossonero, prima che l’affare sfumasse per una concatenazione di eventi.
L’estate 2019 e la chiamata di Mino Raiola
Mkhitaryan ha raccontato come il suo agente, il compianto Mino Raiola, lo avesse messo di fronte a una scelta cruciale per la carriera: «Tutto iniziò ad agosto 2019. Mino mi disse che non ero felice all’Arsenal e che dovevamo cambiare. Mi chiese se preferivo andare al Milan o alla Roma. Io, sinceramente, non sapevo cosa rispondere».
Il Milan, all’epoca, era realmente interessato a lui, ma una decisione di mercato parallela cambiò le carte in tavola. «Il Milan si concentrò su Tyson dello Shakhtar Donetsk, e io sarei arrivato se non fosse arrivato lui», ha spiegato l’armeno. Sfuggita l’occasione rossonera, la scelta cadde sulla Roma, che in quei giorni si muoveva per regalargli una nuova avventura italiana.
Il blitz di fine mercato e la firma a Roma
La trattativa si trascinò fino agli ultimi giorni di mercato, come ricorda lo stesso Mkhitaryan: «Per cinque giorni non ho avuto più notizie. Poi arrivammo al 30 agosto, giorno del derby Arsenal-Tottenham».
Fu allora che Raiola gli comunicò la svolta definitiva: «Mezz’ora prima della riunione tecnica mi chiamò e mi disse: “Cosa fai?”. Io risposi: “Vado a giocare”. E lui: “Va bene, ma subito dopo la partita hai il volo per Roma, dobbiamo firmare il contratto”».
Un trasferimento lampo, organizzato nella notte: «Presi il volo da Londra alle sette del mattino», ha ricordato sorridendo. «Appena arrivato all’aeroporto, una guardia mi chiese: “Hai firmato? Sono romanista”. Da lì è nato il mio rapporto con la Roma».
Un aneddoto che aggiunge un tassello intrigante alla carriera di Mkhitaryan e che, per qualche ora, avrebbe potuto cambiare il corso della sua storia: il Milan lo aveva cercato davvero, ma il destino lo ha portato a vestire giallorosso.