Il Milan si prepara alla trasferta contro il Lecce senza uno dei suoi uomini più attesi: Christian Pulisic non sarà a disposizione a causa di un problema alla caviglia. La notizia, rivelata da Peppe Di Stefano di Sky Sport 24, arriva come l’ennesima tegola in un avvio di stagione segnato dagli infortuni.
Per Massimiliano Allegri si tratta di un’assenza pesante che si aggiunge a quella di Rafael Leao, già out nelle scorse settimane, e al lungo stop di Ardon Jashari a centrocampo. In un momento delicato, il nuovo tecnico rossonero è costretto a reinventare la formazione, affidandosi ad Alexis Saelemaekers nel ruolo di seconda punta al fianco di Santiago Gimenez.
Panchina corta e poche alternative
Le opzioni dalla panchina non offrono ampi margini: ci saranno Samuel Chukwueze, finora al centro di voci di mercato, e il giovanissimo Cheveyo Balentien, classe 2008, prodotto del progetto Milan Futuro. Un ventaglio ridotto che aumenta la pressione su chi scenderà in campo dal primo minuto.
La mancanza di profondità in attacco diventa così un tema cruciale, alimentando la sensazione di un mercato ancora incompleto e di una rosa che necessita di rinforzi immediati per reggere il doppio impegno campionato-Europa.
Musah carta jolly, Allegri cambia i piani
L’emergenza non riguarda solo l’attacco. Con l’assenza prolungata di Jashari, il Milan valuta nuove soluzioni a centrocampo. Yunus Musah è stato provato da Allegri come esterno durante la seduta di oggi, segnale chiaro che il suo impiego diventerà sempre più centrale. Il nuovo DS Igli Tare, che aveva ricevuto alcuni sondaggi per Musah, sembra ora intenzionato a blindarlo. Le circostanze lo rendono infatti fondamentale per garantire equilibrio in una squadra che deve resistere a una crisi fisica inattesa.
La partita contro il Lecce sarà molto più di una sfida di campionato: rappresenta un test di resilienza per i rossoneri e un banco di prova per la capacità tattica di Allegri. Con tanti big fuori causa e una rosa da reinventare, il Milan dovrà dimostrare di poter reagire e mantenere alte le proprie ambizioni.
