Alla vigilia dell’esordio ufficiale del Milan in Coppa Italia contro il Bari, a scaldare l’ambiente rossonero non sono solo i preparativi sul campo, ma anche le dichiarazioni di Antonio Nocerino. L’ex centrocampista, protagonista nella stagione 2011-2012 sotto la guida di Massimiliano Allegri, ha rilasciato un’intervista a Gazzetta.it ricca di spunti sul presente e sul futuro del Diavolo.
Modrić come Ibrahimović
Nocerino ha puntato i riflettori soprattutto sull’arrivo di Luka Modrić, convinto che il croato possa avere un impatto simile a quello di Zlatan Ibrahimović nel 2020. “Può fare come Ibra? Certamente. Penso, ad esempio, a quanto bene potrebbe fare a uno come Leão, che deve compiere quello step definitivo atteso da tutti. Luka è la prova vivente che per stare tanti anni ad alto livello non basta solo giocare bene, c’è tutto il resto”, ha spiegato.
Un concetto che va oltre la tecnica: Modrić, con la sua esperienza e mentalità vincente, può diventare il riferimento di una squadra giovane e ambiziosa, capace di trascinare anche i compagni più talentuosi verso la piena maturità.
Il futuro di Leão nelle mani di Allegri
Il tema centrale, inevitabilmente, resta Rafael Leão. Per Nocerino il talento portoghese ha ancora margini enormi e con il supporto giusto può trasformarsi nel leader tecnico del Milan. “Certo, Modrić può aiutarlo – ha aggiunto – però anche Leão ci deve mettere del suo. Io sono straconvinto che Allegri gli farà fare un’annata incredibile. Ho visto in Rafa uno sguardo diverso, è un altro uomo. Nemmeno lui ancora sa quanto è forte, ma prima deve aiutarsi da solo”.
Parole che fotografano bene la situazione: la crescita di Leão dipenderà tanto dal contributo di un campione come Modrić quanto dal lavoro di Allegri, allenatore capace di esaltare i singoli e già maestro dello stesso Nocerino in passato.
Un Milan tra esperienza e futuro
L’analisi dell’ex centrocampista lascia intravedere un mix che intriga i tifosi: da un lato l’esperienza e la leadership di un fuoriclasse come Modrić, dall’altro la freschezza e la potenza di Leão, pronto a diventare il simbolo del Milan che verrà. Il tutto con la regia di Allegri e il supporto del nuovo DS Igli Tare, che hanno il compito di trasformare queste potenzialità in certezze.
Un Milan che si appresta a debuttare in stagione con aspettative altissime, ma anche con la sensazione di avere tra le mani le carte giuste per tornare protagonista.